di Fabrizio Annaro e Virginia Villa
Matilde, studentessa dell’Istituto Mapelli di Monza, ha chiesto che cosa gli adulti si aspettano dai giovani ed Elisabetta Soglio, giornalista e capo redattore del Corriere Buone Notizie, ha risposto che gli adulti si aspettano che i giovani diventino belle persone, capaci di lottare contro le ingiustizie, cittadini con senso civico e custodi del bene comune.
Sibilla, dell’Istituto Ferrari di Monza, ha voluto sapere, invece, se esistono esempi concreti di lotta alle disuglianze e Ferruccio De Bortoli, editorialista del Corriere della sera, non ha esistato a ricordare che tanti operai, soprattutto in Brianza, sono diventati impenditori e questo fatto è un invito a non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà ed a provarci sempre e comunque.
Elisabetta, anche lei dell’Istituto Ferrari di Monza, desidera sapere se esistono modi alternativi per entrare nel mondo del lavoro. Roberto Manna, delegato dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha risposto elogiando l’apprendistato come importante opportunità per cominciare a lavorare
Mercoledì 29 marzo si è tenuto il convegno per celebrare i 25 anni dalla fondazione di Brianza Solidale. Il Capitol Anteo di Monza alle 9.30 ha aperto le porte a professionisti, volontari e, soprattutto, a tanti ragazzi delle scuole di Monza e Brianza ed insieme si è parlato di competenza professionali e impegno sociale al servizio della comunità. Con la conduzione del Direttore de Il Cittadino, Cristiano Puglisi, sono state diverse le figure che hanno preso la parola, regalando al pubblico spunti di riflessione molto interessanti.
L’assise si è aperta con l’introduzione di Maurizio Beretta, Pressidente di Brianza Solidale, che ha ricordato le attività princiapali dell’Associazione: 25 anni di impegno a sostegno del Terzo Settore e per il futuro dei giovani.
I volontari di Brianza Solidale, infatti, in questi 25 anni di attività, hanno trasmesso ai ragazzi e ragazze i valori e le competenze che sono alla base del percorso professionale per essere realmente protagonisti del proprio futuro e per poter realizzare i propri sogni e di raggiungere importanti ruoli nel lavoro e nella società.
Un impegno, quello di Brianza Solidale, apprezzato da docenti e da dirigenti scolastici, ma soprattutto dagli studenti i quali hanno mostrato e mostrano un grande interesse per i consigli, i suggerimenti, e le “dritte” che i 40 volontari di Brianza Solidale hanno consegnato alle nuove generazioni di Monza e Brianza.
“Oggi il mondo del lavoro – afferma Maurizio Beretta, Presidente di Brianza Solidale – cambia in modo repentino e imprevedibile. Un continuo rinnovamento che impone ai futuri lavoratori, ai futuri manager grande flessibilità, capacità di adattamento, intelligenza creativa, doti relazionali e spiccato senso umano. Tutto ciò può essere molto affascinante, ma altrettanto impegnativo. È anche per questo motivo che i volontari di Brianza Solidale, tutti pensionati, non hanno mai smesso di lavorare e si dedicano con impegno aggiornandosi sui metodi più efficaci ed efficienti di formazione in modo da offrire prospettive e motivazione condividendo anche le proprie competenze, la propria storia, il proprio vissuto ma stimolando i giovani a guardare avanti con entusiasmo e positività.Con questo stesso spirito che ha animato i nostri primi 25 anni siamo proiettati nel futuro per continuare dare il nostro contributo solidale.”
L’incontro è proseguito con i saluti del Sindaco di Monza, Paolo Pilotto e del Presidente di Assolombarda di Monza e Brianza Gianni Caimi.
Un dono per i bimbi del Letizia Verga
Un momento particolarmente emozionante è stato quando il Presidente Maurizio Beretta ha annunciato che, in occasione di questo anniversario, Brianza Solidale procederà ad una donazione in favore del Comitato Maria Letizia Verga, nota associazione monzese che da anni sostiene la ricerca, la cura e l’assistenza dei bambini malati di leucemia e delle loro famiglie. Lorella Marcantoni, Responsabile della Comunicazione e Consigliere Delegato del Comitato, ha ringraziato vivamente Brianza Solidale per la sensibilità dimostrata evidenziando “il valore etico e sociale di gesti che rappresentano un esempio di solidarietà dell’Associazione e dei suoi soci.”
È stato posto al centro del dibattito il presente e il futuro scolastico, lavorativo, ma anche personale dei ragazzi ai quali “bisogna sempre dare una seconda possibilità – sostiene Ferruccio De Bortoli, editorialista del Corriere della Sera – perché non esistono persone senza talenti, bisogna solo scoprire il talento di ogni ragazzo e valorizzarlo nel migliore dei modi”.
Mettersi in gioco comporta il rischio di sbagliare, ma non di fallire. “Mandela diceva: io non vinco o perdo. Io vinco o imparo” – ricorda ancora De Bortoli, ed è con questa mentalità che dobbiamo approcciarci ai ragazzi e predisporci all’ascolto dei loro bisogni e dei loro sogni. Il giornalista prosegue poi parlando del capitale sociale del volontariato, diffuso e ben radico, nella nostra società che è fatto di attenzione nei confronti del prossimo. “Il prossimo non è una proiezione di noi stessi, ma è altro da noi e come tale è prezioso e fonte di valore.”
Sulla scuola e suoi giovani ha speso belle parole anche Elisabetta Soglio, responsabile dell’inserto Buone Notizie del Corriere della Sera. “La sfida alla quale dobbiamo prendere parte risiede nel dare voce e valorizzare tutti i giovani, per farli sentire parte di una comunità coesa e attiva. Il racconto delle buone notizie – da cui il nome dell’inserto – è proprio quello di cementare la coscienza civile del Paese, la quale deve tenere in considerazione i giovani e metterli in prima linea.”
Alberto Pirelli, presidente Fondazione Sodalitas con la quale Brianza Solidale ha stretto una partnership sin dagli inizi ed ha proposto come soluzione per la realizzazione e la valorizzazione dei giovani quella di coinvolgere i ragazzi sui temi riguardati il loro futuro quando ancora sono preadolescenti, prestando – insegnanti, famiglia e azienda – attenzione alle loro attitudini, ai loro interessi e ai loro sogni. “Il compito di Brianza Solidale è far sentire i ragazzi orgogliosi di appartenere alla comunità nella quale vivono.”
Un prezioso contributo è stato offerto dal Delegato dell’Ufficio Scolastico Provinciale Roberto Manna, il quale ha esordito affermando che “il mondo della scuola è complesso e la società non ha avuto la giusta attenzione nei confronti dei ragazzi, specialmente in occasione della pandemia da Covid-19”. Ha proseguito poi analizzando un aspetto molto diffuso nel tessuto scolastico: “La scuola, così come la società, spinge per la competizione, per il più bravo e il più performante, senza tenere in considerazione il vissuto personale dei ragazzi. La scuola non deve essere una gara sportiva, ma il luogo di realizzazione dei ragazzi e per farlo c’è bisogno di seguire dei passaggi e fare un passo alla volta.”
Infine vi proponiamo la video intervista con il presidente di Brianza Solidale Maurizio Beretta