“Veronese è l’interprete dell’apertura intellettuale e del civile modo di vita che fanno della società veneziana, in tempo di conformismo moralistico, la società più libera e culturalmente più avanzata”.
Parole di Giulio Carlo Argan, tra i più grandi storici dell’arte del Novecento. Sui suoi manuali, si sono formati migliaia di studenti di Storia dell’Arte, futuri critici o, semplicemente, appassionati della materia.
E’ questo il punto di partenza per capire, scoprire e ritrovare il grande Maestro.
Paolo Veronese, al secolo Paolo Caliari da Verona, nasce nel 1528. Il suo babbo è uno “spezzapreda”, uno scalpellino, e fu proprio grazie alle conoscenze del padre, nell’ambiente artistico, che Paolo entra a far parte di un gruppo di pittori protetti dall’architetto Michele Sanmicheli .
http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Sanmicheli
E di un altro grande e geniale architetto è amico e sodale: Andrea Palladio.
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Palladio
Il che vuol dire che la sua pittura, la sua sensibilità ,devono necessariamente essere inquadrati in questo contesto, all’interno della scena artistica di quel tempo.
Un tempo sfarzoso per le Arti. Il Veronese lavora a fianco di altri grandi della pittura. Due soli nomi:Tiziano e Tintoretto. “La sua arte – scrive ancora Argan – ha al centro la natura come luogo ideale della Vita”.
Per apprezzarla, è necessario comprendere che Paolo Veronese “rivendica il diritto di dipingere per ornamento” (Argan). Ecco perché nelle sue grandi tele, monumentali con meravigliosi scorci dal basso, ricche di colori e di massima luce, sono un tripudio di “buffoni, ubriachi, tedeschi, nani, cani, scimmie e pappagalli”( Argan).
Ottimo tributo al suo genio, la mostra che gli dedica la città natale, Verona. Si intitola:”Paolo Veronese. L’illusione della realtà” ed è allestita a Palazzo della Gran Guardia fino al 5 ottobre 2014.
Due i curatori: Paola Marini e Bernard Aikema.
http://mostraveronese.it/presentazione/
http://mostraveronese.it/il-restauro-della-cena/
Oltre Verona, Vicenza celebra il Veronese con un’altra rassegna imperdibile.
E’ il museo Palladio, a palazzo Barbarano, a ospitare l’esposizione “Quattro Veronese venuti da lontano. Le allegorie ritrovate”.
Qui potrete scoprire il legame profondo tra Veronese e Palladio. La mostra è un racconto avvincente perché rivela il lavoro di ricerca di una laureanda, Cristina Moro, che ha “recuperato” e, con il consenso della comunità scientifica, attribuito al Caliari due dipinti.
http://www.palladiomuseum.org/exhibitions/AllegorieVeronese/mostra
E una volta chiuse le mostre, tornate in Veneto per scoprire la magia del Veronese che ha decorato ville e palazzi tra Venezia, Verona, Vicenza e Treviso.
Daniela Annaro