di Francesco Troiano
In metro stamane, due giovani e la loro triste conversazione.
Lui, un bell’uomo, in completo blu e un simbolo aereonautico sul taschino della giacca. Lei, quasi più alta, bellissima, tuta verde e scarpe da ginnastica; il volto, color dell’ebano, due occhi di sfavillanti olive africane e i capelli neri lisci e lucenti.
Il dialogo sembra crescere in una discussione pesante.
Lei: “Non sono disposta a fare la servetta per le tue necessità corporali”.
Lui:”Ma cosa stai dicendo? Sai benissimo che lavoro faccio e quanto tempo ho a disposizione. Per quel poco che riusciamo a stare insieme cosa pretendi?”
Lei: “Pretendo rispetto caro mio!”
Lui: “Ma smettila di fare la santarellina…”
E così dicendo, fa il gesto di mollarle uno schiaffo appoggiandosi al suo corpo provocandole una spinta che le fa l’equilibrio.
L’uomo si atteggia a quello che sta giocando, ma non è uno spettacolo divertente.
Lei reagisce respingendolo verso la porta d’uscita
Lui si guarda attorno imbarazzato. Poi, sprezzante, esclama: “Sei solo una stronzetta insignificante”
Lei, di scatto, decide di scendere, ma non gli risparmia una bella notiziola: “Adesso vado alla polizia a raccontare che uomo di merda sei!”
Lui cerca di fermarla, ma la donna riesce a divincolarsi, scomparendo nella folla.
Incrocio lo sguardo con un altro uomo, in piedi al mio lato destro, per un attimo.
E abbassiamo la testa contemporaneamente.
10 febbraio 2020