I racconti del melograno: Michelina

di Francesco Troiano

Estate 2019. Ero in Piemonte dove ho una casetta e, dopo un giro nel basso Monferrato, stavo tornando a casa quando, nel vedere a sinistra della carreggiata il cartello “Odalengo”, per una ragione ancora oggi inspiegabile, accosto e faccio retromarcia.

Dopo una serie interminabile di curve, scorgo il paese e la sommità della chiesa. A destra della carreggiata, sullo sfondo di una collinetta verde smeraldo, un filare colorato di piante e fiori che, avanzando, vedo dipanarsi su una salita, anch’essa piena di fiori, che ricorda un orto botanico.

Accovacciata su una di queste piante, vedo una donna minuta trafficare: guanti, un secchiello e altri aggeggi da giardiniere.

Mi fermo e abbasso il finestrino:

“Mi scusi signora, ma per caso c’è un orto botanico da queste parti?”

“Nulla che abbia questo nome…però, sì…possiamo anche chiamarlo in questo modo. Comunque ha trovato la persona giusta, perché la colpevole di tutto questo è la sottoscritta…”

La curiosità ha immediatamente il sopravvento. Spengo il motore ed esco dall’abitacolo.

“In che senso scusi?”

“Nel senso che sono stata io a tappezzare di varie specie questo dirupo. Piacere, sono Michelina. La ringrazio di essersi fermato…Vede, mio padre era il proprietario di questa collina e, negli anni, un bruco infestante ha attaccato il patrimonio arboricolo desertificando il territorio. Una mattina, piano piano, ho iniziato a posare le prime piantine… e sono andata avanti. Io lavoro al tribunale dei minori di Torino. Mi hanno dato la possibilità di formare un piccolo gruppo di ragazzi che mi ha dato una mano, insomma… e voilà: questo è il risultato di quattro anni di lavoro!”

L’ho abbracciata e ringraziata per le cose straordinarie che sta facendo per la sua terra.

Salutandoci, mi svela un’ultima curiosità: quel luogo ha un nome, Ripa degli Incontri.

Mentre tornavo, ho detto grazie all’Universo per quella retromarcia.

 

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