di Francesco Troiano
In questi giorni ho avuto modo, per spostarmi in città, di utilizzare il taxi.
Tornavo da mia madre ed ero salito sulla vettura di Rosalba, tassista, mamma di due ragazzi e, a sua volta, moglie di un tassista. Mi parla della loro categoria in crisi profonda e, in particolare nel suo caso, di coniugi che si trovano a condividere lo stesso mestiere e gli stessi problemi. Le spese, il mutuo, i ragazzi con la scuola che avrebbero bisogno di una mano durante i collegamenti in Dad, la loro situazione psicologica sempre più difficile per la mancanza, da mesi, del contatto fisico con i loro compagni.
Stiamo per arrivare a destinazione e all’improvviso squilla il suo telefono. Mentre le consegno i soldi della corsa, vedo che risponde a una chiamata video in cui compare una signora anziana.
“Ciao mamma come stai? Ho appena accompagnato un signore che era stato dalla sua mamma”.
Mi fa cenno se voglio salutarla.
“Buongiorno signora, mi chiamo Francesco. Ma che bella mamma!”
“Eh bella…una volta. Comunque grazie! Le auguro una splendida giornata”.
La mamma della tassista ha lo stesso sorriso della figlia.
In bocca al lupo Rosalba, tieni duro.