Il deserto di Xi’An

DC_XiAnCiascuno  ci vedrà dentro quello che crede … I cinque minuti a seguire raccontano soprattutto del guizzo creativo, dono raro degli artisti;  del vero Carpe Diem, insieme di sguardo energia e gesto e traccia, solco misterioso fra la sensibilità dell’artista e quella del semplice creativo.

È il letto del torrente che si fa confine fra paesi diversi fra loro,  divisione fra il vedere e il guardare,  punto zero tra negativi e positivi.

Vedere oltre e qualche volta di più o, meglio ancora, guardare dove comunemente non si guarda per plasmare, modellare;  magari poco, magari molto,  fino a costruire non una nuova realtà ma un’altra realtà.

Lo si fa governando congegni complessi e  tecniche raffinate da anni di accademia,  oppure con un telefonino banale,  una matita banale, con ogni oggetto banale  consegnato alle mani/occhi di un artista. Strumenti e processi anche semplici, guidati da mani e occhi sensibili,  diventano la bacchetta del mago che non palesa conigli ma poesia.

Scorre a tempo lo scheletro di una città innaturale e priva di ogni natura e forse nemmeno città. Luogo dell’impossibile umano vivere ma anche possibile luogo umano, perché dagli umani pensato e  costruito. L’arte apre le porte, svela punti di vista, chiede pensieri nuovi. Ciascuno  ci vedrà dentro quello che crede …

Il video è di Dario Cogliati, il commento di Enzo Biffi

www.dariocogliati.com

image_pdfVersione stampabile