di Daniela Annaro
Perché Caravaggio è diventato così popolare e apprezzato in questo secolo? Perché le rassegne d’arte vengono prese d’assalto ogni volta che una mostra contenga il suo nome già solo nel titolo? Che cosa ci affascina in lui? Perché in epoca moderna é diventato un cult, una star? Risposte che non molti storici dell’arte sanno dare con compiutezza e conoscenza, spesso “bloccati” dal loro stesso sapere . Non così per Stefano Zuffi nel nuovo volume edito da SKIRA: Nel segno di Caravaggio è il titolo.
Il volume – si legge nella presentazione – vuole avvicinarci a questo maestro dell’arte italiana da un punto di vista nuovo. Rinunciando per una volta alla consueta sequenza cronologica, le opere del Caravaggio sono considerate nel loro insieme, nei due decenni a cavallo dell’anno 1600. Di capitolo in capitolo, osserveremo aspetti particolari dell’arte del pittore milanese:la presenza di modelli ricorrenti, la passione per le lame e i pugnali, l’ossessione per le teste mozzate, l’eccezionale e pionieristica abilità nella natura morta…
Stefano Zuffi, storico dell’arte, autore di oltre cento pubblicazioni su Dürer,Michelangelo, Rembrandt, Vermeer, Tiziano e, ovviamente, Caravaggio, ha un approccio divulgativo e non professorale nel volume dedicato al grande maestro milanese: spiega con grande passione – la stessa di Michelangelo Merisi – quello che ci coinvolge nei dipinti di Michelangelo Merisi.
Caravaggio ci chiama sulla scena, coinvolgendoci in un fatto che si sta compiendo hic et nunc, qui e adesso, sotto i nostri occhi. La sua pittura entra nella nostra vita.
Il volume di 288 pagine, cartonato e splendidamente illustrato, sono 165 quelle a colori, costa 45 euro. Un regalo, un dono da fare e da farsi, a quanti amino Caravaggio.