Il fan di Silvio

cornacchioneGiornata di risate lunedì presso il nostro Centro, RSD Sacra Famiglia di Inzago: è venuto a trovarci l’attore comico Antonio Cornacchione, per raccontarci la sua vita e i suoi personaggi.

Vi ricordate il grande fan di Silvio, che piangeva mentre ne parlava, col tormentone di “povero Silvio”? Ecco, forse questo è il personaggio più conosciuto, ma Antonio non è solo questo, ma è soprattutto una persona  simpatica, estroversa e bella umanamente. Inizialmente ci è sembrato un po’ intimidito, poi si è lasciato andare nel rispondere alle nostre domande, anche in modo molto ironico. Esordiamo con la nostra consueta domanda.

Ci fai o ci sei?

Il mio personaggio (mi riferisco a quello che  piange per la triste sorte di Berlusconi) è proprio un po’ come me, è un personaggio che mi piace molto.

Ma Berlusconi non  ti ha mai detto niente a questo proposito?

In verità non l’ho mai visto, ma lui mi chiama sempre dopo gli spettacoli per sapere come sono andati  e se la gente lo ama ancora. Lui ci tiene tantissimo al parere della gente, ma è anche uno che non ha voce, non ha mezzi, quindi io lo voglio aiutare.

Come hai cominciato?

Io scrivevo le sceneggiature di Topolino ( in verità due in tutto) e di Tiramolla ( queste un po’ di più)  e quindi  non mi è stato difficile, sono rimasto in ambito comico. Comunque prima di fare questo lavoro ero in Olivetti.

A chi ti sei ispirato?

Francamente a tutti quelli che mi hanno preceduto da Dario Fo a Woody Allen , da Benigni a Grillo, almeno  fino a quando ha fatto il comico.

Il collega con cui hai legato di più?

Maurizio Milani con cui facevo copia in trasmissioni come Che tempo che fa e Su la testa, anche se ora è meno presente.

Con chi ti piacerebbe lavorare?

Benigni, sicuramente con lui.

Da dove hai preso spunto per il tuo personaggio?

Mi è venuto in mento guardando Emilio Fede. Lui si lamentava del fatto che Berlusconi aveva sempre tutti contro. Si può dire che l’ispirazione me l’ha data lui.

Secondo te come avrà preso Padre Pio lo scambio tra lui e Berlusconi?

Beh, in quello sketch non so come l’avrà presa  Padre Pio e comunque, secondo me, Padre Pio ne deve fare ancora di strada…

Tra tv e teatro cosa preferisci?

In tv si fatica meno, è più immediato e vedi subito il risultato, cornacchione1mentre in teatro è più impegnativo  e si guadagna anche meno. Io facevo televisione con il pubblico ed è come a teatro,  si ha subito il riscontro se hai fatto bene o no.

Cosa stai facendo ora?

Ora sono  in teatro  a Milano in una commedia con Lucia Vasini   e più avanti sarò a Roma con Milena Miconi.

Di dove sei ?

Sono molisano, ma più verso sud, vicino al Gargano.

Ti chiami proprio così?

Certo, Cornacchione è proprio il mio cognome che per fare il comico va benissimo, figurati se lo cambiavo. Da piccolo mi prendevano in giro per questo cognome, poi mi è servito.

Il papa in udienza da Silvio, come è nata?

Si sono incontrati e non si sono trovati d’accordo su chi doveva benedire l’altro.

Hai mai fatto film?

Ne ho fatti due il primo si intitola La grande prugna ed è veramente un cult perché non si trova più e poi Bar sport con Claudio Bisio.

Non pensi di ispirarti ad altri politici?

In teoria quando si fa satira, si fa con il politico di turno, quello che è al potere per intenderci  e con Berlusconi bisogna dire che di materiale ce n’era.  Ora c’è Matteo Renzi e qualcosa dico anche su di lui o sul Movimento 5 stelle.

Scusa, ma abbiamo una domanda immancabile che facciamo a tutti :ti piace Mina?

E’ la mia cantante preferita, credo che sia una grande interprete.

Il tuo piatto preferito?

Le lasagne

Gusti musicali?

La musica anni settanta era fantastica Steve Wonder,  Ray Charles, …

Sogni nel cassetto?

Un film con Benigni

Cosa è stato Zelig per te?

Era un gruppo di amici che si divertiva, un modo di passare il tempo, di stare insieme divertendosi.

Sei sposato?

Convivo e ho un figlio di 21 anni, al quale piace Albanese e che mi dice:” Lui sì che è comico”.

Consigli per fare teatro?

Fare dei corsi e poi buttarsi, ma bisogna avere tanta pazienza, requisito indispensabile per proseguire in questo mondo. Io ho lavorato con Paolo Rossi che è stato il mio primo capocomico ed è stato uno  che mi ha molto insegnato, poi Aldo Giovanni e Giacomo. Per un attore comico è indispensabile avere una mimica facciale, riuscire a cambiare espressione velocemente.

Se tu potessi vivere in altra epoca, cosa sceglieresti?

Sceglierei il 1907/8 gli anni prima della guerra.

Un pregio e un difetto?

Io ho molta pazienza,  nel senso che so aspettare ma a volte aspetto troppo, quindi è un pregio ma è anche un difetto.

Hobbies?

Vado in bicicletta

Hai dei gesti e riti scaramantici?

Non sono  scaramantico

Grazie Antonio, ti aspettiamo presto!

Salvina Candarella

 

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