di Virginia Villa
Diventare grandi significa osservare e valorizzare il passato per potersi proiettare verso un futuro radioso. E’ quello che ha fatto il Consorzio CSeL con le sue 27 cooperative sociali.
Lo scorso martedì 29 novembre il teatro Binario 7 di Monza ha visto la partecipazione di molti professionisti del mondo del Terzo Settore per riflettere sui primi trent’anni di attività del Consorzio CSeL.
Ecco che, come ha sottolineato Francesco Allemano, Presidente del Consorzio CSeL, dopo trent’anni di presenza sul territorio, CSeL e le sue cooperative sentono ancora il desiderio a continuare a servire la collettività per infondere nei cittadini la fiducia verso il lavoro delle cooperative e nei confronti del prossimo che è sempre stato ed è ancora oggi il centro delle azioni, dei progetti e delle attività realizzati da CSeL.
E’ stato interessante vedere come, durante il Convegno, sia stato analizzato e approfondito tutto quello che fino ad oggi è stato fatto, ponendo un occhio di riguardo nei confronti degli aspetti da migliorare: “oggi c’è la necessità – ha aggiunto Giancarlo Brunato Presidente Onorario del Consorzio CSeL – di pensare e ripensare le attività e le strategie volte a migliorare i servizi proposti alla collettività.”
Stefano Granata, Presidente Confcooperative Federsolidarietà, ha evidenziato che oggi, rispetto al passato, la forbice delle disuguaglianze è aumentata, ma quello che è cambiato sono le origini di queste disuguaglianze, causate dalla fatica di fare una sintesi della visione comune partecipativa e dalla mancanza di connettori sociali forti. Partendo da questa premessa, il Welfare deve tenere in considerazione la transizione sociale che precede la transizione ecologica; non è possibile tenere in considerazione l’aspetto ecologico senza un’inclusione vera di tutte le persone.
Sotto accusa per Granata è la cultura iper individualistica: il movimento cooperativo deve mettere in campo le proprie risorse culturali per rilanciare il valore della collaborazione, dello stare insieme.
Anche il tema dell’innovazione nella progettazione dei servizi sociali è stato ripreso da Michele Bertola, Direttore Generale del Comune di Monza. Per quanto riguarda il ruolo che bisogna dare alle cooperative, è indispensabile coinvolgerle a tutto tondo nei processi di coprogettazione e coprogrammazione in quanto questo è l’unica modalità innovativa per guardare al futuro. “Ma la logica più bisogni più servizi – ha sottolineato Bertola – genera, spesso, solo nuove spese e nuovo debito pubblico. Serve essere virtuosi – sostiene Michele Bertola – perché accanto ai servizi professionali, affidati dagli Enti Locali alle cooperative, occorre attivare un volontariato di prossimità.”
Riguardo ai giovani, quello fatto fino ad oggi da parte della nostra società è insufficiente. I giovani sono sfiduciati e sentono il mondo del Terzo Settore e, più in generale, il mondo degli adulti, lontano e disinteressato. Questo è particolarmente visibile – come ha ribadito Stefano Granata – all’interno delle Facoltà Universitarie che si occupano di cura, education, assistenza e formazione, le quali hanno segnato negli ultimi anni un crollo preoccupante di nuove iscrizioni.
Sono intervenuti anche Claudia Angelini, Direttore Operativo ST Foundation e Giovanna Bottani ST Foundation country leader Italia le quali hanno raccontato quanto sia apprezzata l’attività di volontariato dei dipendenti di ST Microelettronics presso scuole ed enti Non Profit.
La prima parte del convegno, moderata dal direttore de Il Dialogo di Monza, Fabrizio Annaro è stata conclusa dalla bella ed appassionante testimonianza di Alberto Fulgione ex Sindaco di Liscate (dal 2009 al 2019), docente specializzato nell’area sostegno nonché Presidente del CEM Ambiente. Fulgione ha offerto un breve bilancio della collaborazione con il mondo sociale, ricordando il comune cammino in ambito ecologico e per la sostenibilità ambientale. E’ stato ricordato anche che i servizi ecologici di CEM Ambiente affidati alla cooperazione hanno generato 165 posti di lavoro di cui 68 destinati alla persone svantaggiate.
Alla Tavola Rotonda, coordinata da Riccardo Mariani, collaboratore e consulente del CSeL Consorzio, hanno partecipato alcuni dei protagonisti del mondo del Terzo Settore brianzolo fra cui:
- Karolina Perkmann – Presidente CDA OffertaSociale ASC
- Luigi Losa – Vice Presidente della Fondazione della Comunità di Monza Brianza
- Roberto D’Alessio – Portavoce Forum Terzo Settore Monza Brianza
- Don Augusto Panzeri – Caritas Monza
- Alfonso Galbusera – Direttore Generale CO.DE.BRI.
- Flavio Polano – Presidente Conferenza Sindaci ATS Brianza
Anche in questa sede è emersa la necessità di superare l ‘individualismo per proiettarci verso una maggiore collaborazione senza trascurare le potenzialità della tecnologia in modo da guardare con attenzione alle connessioni digitali, come strumento educativo che possono essere indirizzate verso connessioni umane e verso maggiori interazioni tra persone. Occorre andare oltre al concetto di bisogno e, come precisa da Don Augusto Panzeri, essere attenti al desiderio delle persone.
Il convegno è stato chiuso dalle riflessioni di Flaviano Zandonai, sociologo dell’università di Trento.
Uscire dall’individualismo, guardare ai giovani, rinnovare e rilanciare le motivazioni, diffondere i valori cooperativi, queste, in sintesi, le sfide raccolte a conclusione del Convegno e questo è quello su cui bisogna lavorare i prossimi anni.
I commenti dei componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio CSeL