Il lavoro che R-esiste: l’artigianato avrà sempre una ragione per esistere

La Redazione

Il falegname, l’arrotino, l’impagliatore, il cappellaio, il materassaio, il fabbricante di violini, il rilegatore, l’orafo…

Sono i lavori di un tempo, quelli in cui si usano attrezzi antichi e dove non si contano le ore necessarie per produrre qualcosa.

Sono i lavori che hanno fatto grande la Brianza, che sfidano il  tempo e che resistono malgrado le rivoluzioni tecnologiche, perché il lavoro dell’uomo, in particolare quello artigianale, avrà sempre la sua ragione di esistere.
  

Sono i lavori che il Dialogo di Monza ha deciso di mettere in mostra proprio nel cuore dell’operosa Brianza,  in collaborazione con i Padri Betharramiti, il Comune di Albiate, Confartigianato, Brianza Solidale e con il sostegno della BCC Valle del Lambro e del Consorzio Comunità Brianza.

Le fotografie e le immagini dei mestieri che resistono saranno esposte ad Albiate presso la sede dei Padri Betharramiti – via Italia, 4  in una mostra allestita dalle stesse fotografe Giovanna Monguzzi e Stefania Sangalli che hanno  firmato, insieme ai redattori del giornale online Il Dialogo di Monza, la rubrica Il Il lavoro che R-esiste.L’inaugurazione è per sabato 26 gennaio dalle ore 17:00 e la mostra proseguirà sino al 3 febbraio. All’inaugurazione parteciperanno, oltre ai rappresentanti degli enti che hanno collaborato all’allestimento,  Elisa Vimercati, del Cappellificio Vimercati di Monza, e Andrea Pirisi, titolare della Underground Power, una start up che ha stupefatto il mondo grazie alla sua particolarità di produrre energia attraverso la pressione dei dossi stradali. Porteranno la loro testimonianza fra tradizione ed innovazione.

Ingresso libero.

 

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