“Il matrimonio era ieri” in scena al Binario 7

ddi Francesca Radaelli

Stefano rimane bloccato in aeroporto e arriva al suo matrimonio con un giorno di ritardo. È pronto ad affrontare la rabbia della sposa, ma fa una scoperta sconvolgente: il matrimonio è stato celebrato senza di lui. In assenza della sposa, chiede spiegazioni a tutti gli altri: la migliore amica della sposa, la madre, la sorella, il testimone, il prete e persino il figurante che è stato coinvolto per prendere il suo posto. Ognuno di loro gli fornisce la propria versione dei fatti, cercando di convincerlo che è stato giusto sposarsi così.

Si apre all’insegna dell’allegria, con una commedia incisiva ed esilarante la nuova stagione del Teatro Binario 7 di Monza. “Il matrimonio era ieri”,  testo scritto nel 2018 da Giuseppe della Misericordia, sarà in scena da venerdì 6 a domenica 8, per la regia di Valentina Paiano, prodotta dalla Compagnia Teatro Binario 7 e interpretata dagli allievi della Scuola di Teatro: Cristina Cantori, Anna Cenci, Massimo Dentico, Dario Marvulli, Nicolas Montemagno, Carlo Ortis, Matilde Perego, Maria Giovanna Stomeo.

“Si tratta di una bella commedia contemporanea, il cui testo mi ha conquistata alla prima lettura”, racconta al Dialogo di Monza la regista Valentina Paiano. “L’avevamo già messa in scena durante la seconda riapertura del teatro post pandemia, ma in una situazione in cui ancora il pubblico era contingentato. Col ritorno di questa commedia brillante sul palco del Binario 7 vogliamo da una parte “chiudere il cerchio” e, dall’altra, aprire le porte della nuova stagione al pubblico monzese in modo gioioso ”.

Il cast degli attori sembra piuttosto affollato. Intorno al finto matrimonio dei due “promessi sposi” si muove un gran numero personaggi. Qual è il loro ruolo nella commedia?

Sicuramente il protagonista, ossia lo sposo che arriva in ritardo al proprio matrimonio, appare come la figura più “normale”. Il ruolo di tutti gli altri è quello di convincerlo della normalità e convenienza di ciò che normale non è. Ognuno con le proprie ragioni, cercano tutti di far credere allo sposo che è giusto che il matrimonio, anche in sua assenza, sia comunque stato celebrato. Il loro comportamento ha anche l’effetto di farci vedere che le conseguenze di ciò che ci succede spesso sono diverse da come ce le immaginiamo. A differenza di quanto il protagonista si aspetterebbe, gli invitati non sono per nulla preoccupati, né arrabbiati, per l’assenza dello sposo, ma al contrario appaiono tutti felici e contenti per il “lieto fine” garantito dal matrimonio fasullo.

Devo dire che mi piace molto come questi personaggi, in parte macchiettistici ma con una loro personalità, vengono interpretati: ogni attore è riuscito a dare una caratterizzazione efficace e divertente al proprio personaggio.

Parlando degli attori, bisogna sottolineare che lo spettacolo è anche un punto di arrivo importante per gli allievi della Scuola di Teatro…

Sono emozionatissimi. Soprattutto dopo aver visto la presentazione del cartellone di questa stagione, in cui il loro spettacolo compare a fianco a quelli di nomi di attori e registi piuttosto importanti. Il percorso di questi ragazzi è iniziato 15 anni fa e loro sono cresciuti tanto nel corso del tempo, mettendoci sempre tanta passione e acquisendo sempre maggiori strumenti, capacità e attenzione per il lavoro sulla scena. È bello, e doveroso, riconoscerglielo.

In attesa di vedere “Il matrimonio era ieri”, la domanda sorge spontanea: che senso ha il matrimonio oggi? Che cosa ci si sposa a fare?

Lo spettacolo invita a riflettere proprio su questo. La satira di questo testo tocca tutti i cliché sul matrimonio: l’idea che ciò che conta sia la festa, o l’apparenza, che il matrimonio dei figli sia una cosa che bisogna vedere a tutti i costi prima di morire, la concezione di matrimonio come “business”. Quel che è certo è che ci sono tanti modi, oggi, per stare insieme. Ed è difficile trovare una risposta sul perché unirsi in matrimonio. Alla fine dello spettacolo una risposta verrà data, almeno sul perché, a volte, è meglio non farlo. Personalmente penso che il matrimonio, anche quello laico, possa essere un momento molto bello e personale. E credo che promettersi di stare insieme per tutta la vita continui ad essere un bel messaggio da lanciare di fronte al futuro.

 

“Il matrimonio era ieri” sarà in scena al Teatro Binario 7 di Monza venerdì 6 ottobre alle 21.00, sabato 7 ottobre alle 21.00 e domenica 8 ottobre alle 16.00

Per biglietti e informazioni consultare questo link

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