di Luigi Picheca
Il campionato di calcio ci ha riservato grandi sorprese e qualche conferma. Quello che traspare è però un quadro a tinte sbiadite rispetto alle fomazioni migliori d’Europa rispetto alle quali denunciamo untasso tecnico molto inferiore.
Il Napoli ha messo a segno un bel filotto di risultati convincenti e, battendo l’Inter si è portata in testa alla classifica. Sono stati ottimi anche i risultati conseguiti dalla squadra di Sarri in Europa dimostrando che gioco e giocatori sono entrati in perfetta sintonia col nuovo allenatore e sono disposti a faticare un po di più per mantenere buono il trend che stanno avendo.
L’Inter ha perso il primato in classifica, battuta dal Napoli in trasferta, ma dimostrando grande carattere. I neroazzurri sono partiti cautamente, lasciando spazio al Napoli che ha approfittato subito imponendo un gioco irresistibile. Sul 2-0 per i partenopei è uscita l’Inter che, pur giocando in inferiorità numerica hanno messo in campo tutta la loro forza e la loro determinazione sfiorando il meritato pareggio.
La squadra di Mancini ha confermato di essere tra le favorite al titolo ma ha anche confermato di risparmiarsi nel primo tempo per poi puntare tutto nel finale di gara ma non sempre ci riesce!
La Juventus vince ma non convince, questa è in sintesi quello che ci dimostra. Un poker di vittorie faticate ha riportato i bianconeri in posizioni di classifica migliori ma denunciando ancora una volta limiti tecnici preoccupanti. I passaggi sono ampiamente il punto più critico che, specialmente sotto la pressione avversaria, fanno perdere agli juventini campo e preziosi palloni. Manca la regia di Pirlo e si sente troppo.
Infine il crollo della Roma ha stupito un po tutti. Dalla resa sul campo davanti a un Barcellona straripante ha perso gioco ed autostima, precipitando in un momento delicato di involuzione.
La compagine capitolina ha accusato la dura batosta subita da una squadra di livello superiore. Come l’anno scorso l’ha demolita sul piano caratteriale e tocca al suo tecnico risollevare morale e gioco.
Luigi Picheca