di Francesca Radaelli
Giochi di prestigio. Così si intitola lo spettacolo in scena questo weekend al teatro Manzoni di Monza, tratto da un testo di Agatha Christie con protagonista Miss Marple, e adattato per il teatro da Edoardo Erba, per la regia di Pierpaolo Sepe.
Con Maria Amelia Monti e Roberto Citran, affiancati da Sabrina Scuccimara, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri e Laura Serena.
Smascherare un assassino-prestigiatore e dipanare il fumo ingannevole della realtá apparente, svelando la verità su un delitto avvolto dal mistero. E dalle nebbie della campagna inglese, che ne costituiscono lo scenario perfetto.
È il compito che è chiamata a portare a termine Miss Marple, l´arzilla vecchietta nata dalla penna della Christie che trascorre le sue giornate a sferruzzare e risolvere enigmi. A spingerla è l’amicizia di lunga data con Caroline, la padrona di casa, che vive con i figli e i figliastri dei suoi tre matrimoni in una specie di comunità di rieducazione per ex detenuti, creata dall´attuale marito, il filantropo Lewis.
Maria Amelia Monti impersona una Jane Marple dalla simpatia irresistibile, che con la sua bonaria leggerezza, prima di risolvere il mistero, riesce soprattutto a portare qualche sorriso e un po’ di vivacità e di brio nella cupa atmosfera di una villa immersa nell´oscurità del bosco e teatro di tutte le invidie, le morbosità e le tensioni che possono sorgere tra i membri di una ricca famiglia allargata costretti sotto lo stesso tetto. Ma soprattutto teatro di un misterioso delitto, a cui ne fa seguito un altro, altrettanto indecifrabile.
Proprio la casa, scenario del delitto, diventa l’incarnazione perfetta dell’enigma da risolvere. I personaggi entrano e escono uno dopo l’altro, in un movimento incessante dalle diverse porte di accesso a locali che per lo spettatore restano inaccessibili. E si rincorrono veloci sui due livelli di cui si compone la scenografia, inseguendosi, fuggendo, nascondendosi gli uni dagli altri. Insomma l´enigma diventa impossibile da risolvere perché quello dell´assassino è un abilissimo gioco di prestigio, in cui chi guarda viene distratto da qualcos´altro e il delitto viene compiuto senza che nessuno se ne accorga.Il trucco c´è ma non si vede, come da definizione, perché resta nascosto al di là di porte che si chiudono davanti agli occhi dello spettatore. Per aprirsi solo quando ormai l´omicidio è compiuto, gettando il cadavere sul palco, all´improvviso. Ma Miss Marple – merito dell´esercizio nel lavoro a maglia, del tè delle cinque o forse dello sherry, che l´anziana donna non disprezza affatto – vede anche dove gli altri non vedono. Alla fine riuscirà a fermare il gioco di prestigio e a far vedere a tutti che cosa è realmente successo. Strappando però, a sipario calato, una promessa importante agli spettatori: quella di non rivelare a nessuno la soluzione del mistero. Per scoprire chi è l´assassino infatti c´è un´unica soluzione: andare a teatro!