Il violino del mare “rompe” il silenzio sulla SLA

di Fabrizio Annaro

In occasione della GM della SLA, la Cooperativa La Meridiana propone l’evento: La SLA fa rumore con il silenzio, aiutaci a far rumore sulla SLA. Un’iniziativa a sostegno della cura delle persone che vivono a SLAncio.

 

Nel pomeriggio del 21 giugno, la RSD San Pietro – Progetto SLAncio accoglierà le musiche e le melodie de Il violino del mare, violino realizzato con i legni dei barconi dei migranti recuperati a Lampedusa. Si tratta di un progetto, Metamorfosi, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti.

“Metamorfosi, perché lo scopo è quello di trasformare – spiega Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione – il legno dei barconi in strumenti musicali e oggetti di testimonianza di carattere sacro, affinché le persone e soprattutto i giovani possano conoscere una realtà, quella dei migranti, che viene spesso rimossa, guardata con indifferenza o affrontata e raccontata in modo ideologico. A trasformare il legno dei barconi provenienti da Lampedusa in oggetti di speranza sono le persone detenute della Casa di Reclusione Milano – Opera.”

Info al link: Metamorfosi | Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti (casaspiritoarti.it)

Dunque, le musiche del violino del mare “romperanno” il silenzio sulla SLA. Un violinista farà visita nei reparti di SLAncio per eseguire musiche che “avvolgeranno come in un abbraccio” gli ospiti, i familiari e gli operatori della RSD San Pietro.

Le  note che parlano.

“In un mondo pieno di parole, forse il silenzio perde d’importanza,  – aggiunge Luisa Sorrentino, Psicologa e coordinatrice della rivista scritta con gli occhi, Scriveresistere -anzi, rischia di essere percepito come luogo di tristezza, persino di angoscia, dunque, un luogo da evitare. Invece, drizzando le orecchie del sentire, è proprio dentro il silenzio che si nascondono le parole più vere, quelle che possono risvegliare dal letargo di una vita data per scontata.”

Andon Manushi, il violinista che ha portato la musica del Violino del Mare nei reparti di SLAncio  emozionando parenti ed ospiti della struttura

Prima di dare per scontato, ad esempio, che la SLA è una gravissima malattia che non ha ancora una cura, bisogna sfatare anche il pregiudizio che la SLA sia capace di bloccare oltre il corpo anche la mente. No, la mente si muove ancor più di chi sa ballare, correre, scalaSL montagne. Il dolore di chi ha la SLA per assurdo è insopportabile quando non si è ascoltati, non si dialoga, non si comunica, quando si è dati per morti perché non si appare come gli altri. Quando ci si sente semplicemente un peso che non ha niente da dare.

“In un giorno in cui per un attimo la SLA sembra protagonista almeno a parole, –  precisa Roberto Mauri, Presidente de La Meridiana – approfittiamone per far sentire la sua voce, facciamo un po’ di “rumore” per richiamare i distratti, creare un po’ di stupore, far volgere  gli sguardi verso la cosiddetta Residenza Disabili, in particolare la RSD San Pietro di Monza. Qui, il 21 giugno, dalle finestre aperte alla Comunità tutta, la voce di chi non ha voce, come i migranti sui barconi della speranza, si udirà attraverso le note del Violino del Mare”.

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