Vacanze speciali: da Monza a Santiago.
Di tutto il cammino per Santiago, ho percorso solo i primi 150 km circa partendo da Roncisvalle fino a Logrono: una scelta legata ad una questione di tempo a disposizione. Riprenderò, appena possibile, dal punto in cui ho lasciato e di volta in volta sino al termine, cioè a Santiago e a Finisterre.
L’esperienza, tuttavia, per quanto limitata, è stata un’esperienza meravigliosa. Durante il cammino si entra in relazione con molte persone provenienti da diversi paesi: ho incontrato coreani, argentini, americani, giapponesi, australiani, canadesi ed europei di tutte le nazionalità. I pellegrini sono mossi dal desiderio di compere il proprio cammino con motivazioni diverse (religiose,spirituali,sportive,ed altro).
Ci sono persone che compiono il cammino a piedi, chi in bicicletta, chi a cavallo. Gli incontri sono spesso brevi e complicati dalle differenze linguistiche, ma sempre coinvolgenti. La natura circostante è affascinante ed il camminare, soprattutto nelle prime ore del mattino, fa entrare in forte relazione con l’ambiente e in dialogo con se stessi.
Si supera la fatica, ci si libera dal superfluo. La giornata è scandita da orari e tempi diversi, si vive con poco, ma ci si sente meravigliosamente bene. L’accoglienza dei locali e di chi ci ospita è sbrigativa, ma calorosa. Le persone del posto sono gentili e il territorio, prevalentemente agricolo, è ben tenuto e ottimamente conservato.
Il cammino è accompagnato da un augurio continuo “Buon cammino” che i pellegrini si scambiano vicendevole e che giunge anche dalle popolazioni locali. Un’esperienza che lascia il segno, tanto che non vedo l’ora di riprenderla.
La riflessione che mi sento di fare è che ci si sente parte di un’ unica umanità, ci si sente accomunati gli uni con gli altri, integrati alla natura circostante in un unico e più grande progetto che dà autenticità e valore alla vita in ogni sua forma.
Maria Grazia Artesani