In viaggio con Neruda

di Francesca Radaelli

Un viaggio attraverso la poesia di Pablo Neruda, un viaggio complesso e ricco di simboli, che coinvolge i cinque sensi e porta con sé musica, danza e incanti visivi. Tutti a bordo di una nave che immaginiamo uscita da una delle tante bottiglie collezionate dal grande poeta cileno, ornamenti della sua casa.

Pablo Voyage – Suite per Neruda e il mare è il titolo dello spettacolo, che abbiamo visto lo scorso 7 febbraio al teatro Oneiros di Cinisello Balsamo, ideato e diretto da Francesco Troiano e dal gruppo Welcome to Cantalao.

La nave immaginata è la Winnipeg, che è stata una nave reale: su di essa duemila spagnoli, proprio grazie a  Neruda, riuscirono a salvarsi dopo la vittoria di Francisco Franco nella guerra civile, approdando in Cile.

Ora però la Winnipeg percorre le collezioni marine che abitano la casa del poeta: le conchiglie, le polene dalle forme di donna, le stesse navi in bottiglia. Le collezioni tanto amate da Neruda, oggetti che diventano metafore che si possono toccare e accarezzare, come le conchiglie che a un certo punto vengono affidate alle mani del pubblico.

Metafora dunque poesia, come Neruda insegna al suo postino nelle bellissime scene del film con Massimo Troisi proiettate sullo schermo dietro al palco. E la poesia diventa canzone suonata con la chitarra sul palco. Ma anche danza e disegno, linee e forme in movimento che nascono e fluiscono al fluire della musica.

Un viaggio ricco di suggestioni, che dalla nave di Neruda approda sui tram in corsa nel traffico cittadino. In una Milano in cui la poesia sembra scomparsa. O forse no?

Francesco Troiano è l’ideatore dello spettacolo, protagonista in scena con letture, poesie e chitarra, accompagnato dal percussionista David Casaril. Ma il viaggio vede anche la partecipazione sul palco, della danzatrice Monica Galbiati che regala  momenti di pura poesia visiva sulle musiche di Bjork.

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