Testi e fotografie di Giovanna Monguzzi e Stefania Sangalli
Cornici, cornici, e …ancora cornici: fedeli riproduzioni di modelli antichi, sono sparse per tutto il laboratorio Girotto. Sono circa 300 i modelli che vengono realizzati interamente a mano e con tecniche e finiture antiche.
Nel laboratorio dei fratelli Girotto, vengono riprodotti modelli unici, fedeli riproduzioni di cornici originali o copiati da libri, seguendo i modelli più tradizionali che vanno dal 1300 al 1900.
La cornice, infatti, nasce nel 1300 come listello per definire le tavole pittoriche, nel 1400 si stacca dal quadro acquisendo una sua forma e identità, che verrà ancora più impreziosita da intagli, disegni e figure con Sansovino nel 1500. La cornice si affina maggiormente nel periodo rinascimentale fino ad arrivare nel 1800 dove, col neoclassicismo, si ha una rivisitazione di tutte le cornici.
Tutto inizia da una semplice tavola di legno di pino cembro o cirmolo: un legno morbido e facile da intagliare, un legno con “un’anima”, in grado di “muoversi” e di modificarsi con il passare del tempo. Le piccole imperfezioni dovute alle venature o agli sbalzi climatici, aiutano a rendere ancora più unica e preziosa la cornice.
Il lavoro procede per gradi: si preparano i vari pezzi che comporranno la cornice. Su una tabella vengono segnate le varie tappe della lavorazione e sulla sagoma vengono assemblate le varie decorazioni. C’è sempre un punto di partenza, un centro e un punto di ritorno, così che la cornice acquisisce una sua compattezza.
Nel laboratorio si respira un’aria famigliare, si lavora con precisione e costanza e ci si ferma per una pausa caffè e per scambiare due chiacchiere tutti insieme.
Anche il caffè viene preparato su un piccolo fornello: lo stesso che viene usato per riscaldare l’acqua che servirà per sciogliere la colla di coniglio, elemento indispensabile utilizzato sia per la doratura sia per preparare il gesso bologna.
Papà Lino ha iniziato questo lavoro nel 1955, lavorando per conto terzi alla doratura di varie cornici. Nel 1970 rileva una ditta di cornici a Barlassina e comincia una nuova avventura. Man mano che i figli crescono entrano a far parte di questa attività. Alberto, Paolo e Mattia imparano il mestiere direttamente in bottega dall’esperienza paterna divenendo maestri artigiani. Operano esclusivamente a mano, fanno rivivere tecniche antiche e prendono contatti con i clienti, soprattutto gallerie, collezionisti privati e musei preparando cornici di pregio o restaurando pezzi antichi.
Una volta pronta la cornice grezza viene gessata con il gesso bologna, preparato con una parte di gesso e una parte di colla di coniglio; ferretti di varia grandezza vengono poi utilizzati per intagliare il gesso e ripulire le parti in eccesso.
Con la carta abrasiva viene levigata tutta la superficie e preparata per la fase successiva: la coloritura con il bolo. Viene prima stesa una mano di bolo giallo e successivamente una mano di bolo rosso.
La coloritura della cornice farà da base per la doratura con la foglia d’oro, che può essere sia di oro zecchino che di similoro; questa viene applicata direttamente alla cornice grazie ad uno strato di colla di coniglio.
I sottilissimi fogli d’oro vengono tagliati in parti più piccole e sistemati delicatamente sulla cornice da dorare e fatti aderire con l’aiuto di un batuffolo di cotone. E’ un lavoro di precisione e accuratezza.
Ogni passaggio ha bisogno di un proprio tempo di lavorazione e di asciugatura perché i materiali utilizzati sono prodotti naturali e antichi. Anche la foglia d’oro prima di passare alla brunitura deve asciugare e aderire completamente alla cornice.
Un piccolo attrezzo munito di una punta di pietra d’agata viene utilizzato per brunire: lavorando determinati punti l’oro si scurisce e tira fuori il colore del bolo che sta sotto creando un insieme di lucidi e opachi che danno risalto alla decorazione che era stata disegnata e incisa precedentemente.
Infine per proteggere la cornice si passa alla patinatura che viene fatta con la cera o la gommalacca.
La cornice è pronta per impreziosire e dare risalto al quadro. E’ anch’essa opera d’arte, frutto di studi approfonditi e di una piena padronanza della maestria artigianale. La si potrà ammirare in qualche museo o galleria d’arte.