Insieme Si Può Fare: un progetto di aiuti in Siria

di Daniela Zanuso

Nata il 31 marzo 2013, in seguito allo scoppio della guerra in Siria, la Onlus Insieme Si Può Fare da sempre si è focalizzata sul problema delle donne e bambini che sono la parte più fragile della popolazione e quella che maggiormente ha subito il dramma della guerra.

Dal 2013 ad oggi sono 47 i container spediti in Siria con aiuti di ogni genere. Oltre a questo, Insieme si può fare ha scelto di gestire alcune scuole per consentire ai bambini, oltre che a non perdere anni di istruzione, una vita quantomeno dignitosa.

Gestiamo quattro scuole – afferma Lorenzo Locati, Presidente dell’Associazione – Insieme si può fare School è la più grande ed è stata costruita nel campo di Bal al Hawa nel 2019. E’ frequentata da 250 bambini che ricevono un’istruzione dalla 1a alla 6a classe. Sosteniamo tutte le spese, compreso il materiale scolastico e lo stipendio dei 13 insegnanti. Alcuni mesi fa abbiamo ristrutturato una piccola scuola per 100 bambini nel sud della Siria al confine con la Giordania e l’Iraq dove c’è una sacca di rifugiati in un luogo tristemente noto per le notevoli escursioni termiche e le temperature che variano da 40° fino a -20° in inverno. In questa scuola abbiamo rifatto il tetto delle 8 aule, costruito i servizi igienici e pavimentato il cortile. Sosteniamo gli insegnanti dando un’integrazione al loro magro stipendio.

Insieme si può fare School è la scuola più grande ed è stata costruita nel campo di Bal al Hawa nel 2019

La terza scuola è gestita insieme all’Associazione Manidipace.  E’ situata in un piccolo campo a 300 mt. dal confine della Turchia, in una zona rurale e sassosa. Grazie alla donazione di Bizerba abbiamo posizionato una grande tenda dove i bambini la mattina fanno scuola e le donne analfabete nel pomeriggio imparano a leggere e scrivere. Abbiamo organizzato anche un corso di sartoria con 4 macchine per cucire dove si confezionano abiti per gli abitanti del campo. In questo modo la “Tenda della Solidarietà” diventa anche un luogo di aggregazione e socialità.

In Turchia a Reyhanli ai confini con la Siria (1 km di distanza) c’è la “Plaster School” una scuola di preparazione all’inserimento dei bambini profughi siriani nella scuola turca, per accedere, difatti i bambini devono sostenere un esame e conoscere la lingua turca. Ci sono anche portatori di handicap e figli di vedove o coppie di profughi non ancora regolarizzate.

Questa struttura è finanziata anche da Every Child is My Child, associazione creata da Anna Foglietta e nata per sostenere la formazione scolastica delle piccole vittime della guerra siriana.

In Siria siamo molto attivi anche ad Aleppo – prosegue Lorenzo Locati – dove l’inflazione galoppante, l’embargo e la mancanza di investimenti ha creato un impoverimento drammatico della popolazione che non ha possibilità di lavoro né aiuti internazionali. Prima della guerra per acquistare un dollaro ci volevano 50 lire siriane, ora ne servono 4000″.

Ad Aleppo, ci racconta Lorenzo, c’è la Casa dell’Accoglienza con distribuzione mensile a 60 famiglie (sia musulmane sia cristiane) di un pacco viveri e medicinali. Qui abbiamo anche organizzato dei corsi di sartoria che hanno permesso a diverse ragazze di trovare lavoro.

Sempre ad Aleppo la Onlus Insieme Si Può Fare fornisce  medicine ad un centro di portatori di handicap e ha adottato Casa Speranza, un riformatorio con 42 bambini che sono stati raccolti dalla strada perché sorpresi a mendicare o a rubare. Qui, provvedono al cibo e all’abbigliamento oltre che ad impartire lezioni di arabo e matematica.

Sono stati anni di duro lavoro – conclude Lorenzo Locati –  che però ci  ha regalato grandissime soddisfazioni”.

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