di Francesca Radaelli
Una scuola pensata per menti dislessiche, ma adatta a tutti. Si presenta così la IppoSchooling DSApp Evolution, il percorso di istruzione parentale per le scuole medie ideato dalla cooperativa Ippocampo di Vimercate e pronto a ripartire a settembre per il terzo anno di seguito. Il progetto è pensato per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado che vogliano sperimentare un modo diverso di apprendere, più attivo e creativo rispetto all’istruzione tradizionale. E più adeguato alla filosofia delle Diverse Strategie di Apprendimento che sono al centro dell’azione della cooperativa Ippocampo sin dalla sua fondazione nel 2016.
DSA: disturbo o diversità?
A raccontarci l’inizio di questa avventura è Gabriola Chetta, responsabile del progetto DSApp – Diverse Strategie di Apprendimento. “Tutto è cominciato 12 anni fa, quando mia figlia frequentava i primi anni della scuola primaria ed è stata riconosciuta come dislessica”, ricorda. “Io ho iniziato ad informarmi rispetto a questo “Disturbo Specifico dell’Apprendimento”, come viene definito in ambito scolastico. Un “disturbo” che, secondo quanto mi veniva spiegato, consisteva nel fatto che il cervello funzionava male e che presupponeva una forte medicalizzazione, con sedute dal logopedista e dallo psicologo. Iniziai a riconoscermi nelle difficoltà di mia figlia: erano le stesse che avevo incontrato anch’io nel mio percorso scolastico. Però io non mi sentivo affatto “disturbata”: avevo compiuto il mio percorso di studi ed ero riuscita anche a laurearmi”.
Tutto cambia quando Gabriola si imbatte nelle teorie di Ross Cooper, un professore universitario lui stesso dislessico. “Mi si è aperto un mondo. Per la prima volta ho sentito parlare di dislessia non come di un disturbo ma come di una caratteristica, una diversità”.
Di qui il cambio di paradigma da Disturbi Specifici dell’Apprendimento a Diverse Strategie di Apprendimento. L’acronimo DSA assume un nuovo significato. “La mente dislessica”, spiega Gabriola Chetta, “è una mente potente, che recepisce il mondo in modo olistico e viaggia per immagini. Il problema è che l’apprendimento a scuola viaggia attraverso le parole, e di conseguenza pone dei limiti alle persone dislessiche, rischiando soprattutto di indebolire la loro autostima. Per essere certificati DSA bisogna avere un quoziente d’intelligenza pari o superiore alla media, ma spesso questi ragazzi finiscono per sentirsi inferiori ai compagni di classe”.
Il progetto DSApp e la cooperativa Ippocampo
Da questa nuova consapevolezza inizia il percorso che porterà alla costituzione di Ippocampo. “In me era forte la spinta, tipica dello scoutismo, a cercare di rendere il mondo un posto migliore”, prosegue Gabriola Chetta. “Così, con l’associazione Mamy Sostenibile abbiamo creato i Tecno Compiti, dei veri e propri corsi per insegnare ai ragazzi delle scuole medie ad usare il PC, i cosiddetti strumenti compensativi per DSA, e al tempo stesso per spiegare loro come funziona la mente visiva”.
Da queste premesse si sviluppa il progetto DSApp e poi, nel 2016, avviene l’incontro con i Lions di Vimercate, che accettano di finanziare la creazione di una cooperativa per portare avanti la visione del progetto. “Abbiamo deciso di chiamarla Ippocampo, un nome che unisce in sé la diversità della natura (il cavalluccio marino), la creatività della mitologia (Ippocampo era il cavallo di Nettuno) e le potenzialità della mente. L’ippocampo è la parte del cervello che oltre a rapportarci con la realtà, decide cosa ricordare e cosa dimenticare. E ricorda soprattutto le cose divertenti”.
La cooperativa in questi anni ha avviato una serie di attività di formazione rivolte a ragazzi, genitori e insegnanti. Tra queste, spicca StraCompiti, che si propone di insegnare una serie di strategie basate sulla conoscenza di come funziona la mente, per imparare ad usarla in tutte le sue potenzialità. “Quando cambia il modo di vedere sé stessi cambia tutto”, dice Gabriola Chetta. “E l’obiettivo che ci poniamo è provare a far cambiare visione alla società”.
La cooperativa lavora in collaborazione con il comune di Vimercate, le scuole medie e superiori del territorio e altre associazioni. “Lo scorso anno abbiamo attivato il nostro servizio di aiuto compiti all’interno delle scuole medie grazie ad un bando regionale e abbiamo proposto progetti di PTCO (alternanza scuola/lavoro) alle scuole superiori. Stiamo proponendo gratuitamente alle scuole un “Breve Corso di Sopravvivenza Dislessica per genitori e figli” sostenuto dai Lions Club e dall’azienda Pepper & Fuchs. Ma questi sono solo alcuni dei nostri progetti”.
Il progetto di home schooling
Poi due anni fa, arriva l’idea dell’home schooling. “Siamo partiti dal desiderio di creare qualcosa che andasse bene per le menti dislessiche, ma anche per tutti quanti, visto che nel mondo attuale si viaggia tantissimo per immagini e a grande velocità”, racconta Gabriola Chetta. E così, all’insegna di una didattica più visiva, è partito il progetto di scuola parentale per le medie.
“A questo punto l’universo intero è girato a nostro favore: abbiamo trovato la sede perfetta a Vimercate proprio quando la cercavamo e abbiamo recuperato facilmente gli arredi grazie a delle donazioni. Il primo anno siamo partiti con 8 iscritti, l’anno scorso avevamo 18 studenti”. IppoSchooling prepara i ragazzi per l’esame di stato di terza “media” che viene sostenuto presso le scuole statali di Vimercate. Ma soprattutto prepara i ragazzi ad affrontare le scuole “superiori” con strumenti e strategie personalizzate e un buon livello di autostima che gli permetterà di superare le difficoltà che si troveranno nel loro cammino di crescita. Il progetto si delinea come supporto all’istruzione parentale: i genitori si affidano all’IppoSchooling per la preparazione agli esami di idoneità.
Per quest’anno le iscrizioni alla classe terza sono già chiuse, mentre ci sono ancora posti per la prima e la seconda.
“Nel tempo abbiamo sperimentato progetti di gamification e di crescita personale, che vanno di pari passo”, spiega Gabriola Chetta. “Da un lato, la parte delle conoscenze è proposta come un grande gioco a punti, dall’altro si compie un cammino personale basato sulla formazione del carattere, sull’educazione alla salute, sullo sviluppo di abilità manuali e sull’aiuto agli altri”.
L’organizzazione del percorso
Le classi, una per ognuno dei tre anni della scuola secondaria di primo grado, sono composte da piccoli gruppi di dieci ragazzi al massimo per classe. Le attività sono organizzate da un team di otto professionisti, che svolgono il ruolo di tutor nelle diverse discipline/specialità.
Come nell’educazione scout, il percorso educativo prevede una serie di tappe: scoperta (primo anno), competenza (secondo anno), responsabilità (terzo anno). “Ogni ragazzo è chiamato a prendere i suoi impegni e portarli avanti, a identificare le proprie specialità e ad ottenere brevetti di competenza da mettere a disposizione di tutti”. Le discipline tradizionali sono interpretate in forma ludica e creativa. “Matematica, arte e inglese si apprendono sotto forma di sfide. In scienze si applica la didattica capovolta: ogni ragazzo deve progettare delle esperienze e sottoporle ai propri compagni”. La storia si studia attraverso una sorta di macchina del tempo interdisciplinare: “Ogni ragazzo sceglie il proprio avatar e compie un viaggio nelle diverse epoche, incontrando, oltre ai personaggi storici, anche letterati, musicisti, scienziati e artisti del tempo”. Nel percorso si inseriscono poi le “tempeste temporali”, settimane dedicate ai libri, all’arte, alla musica, a cui si aggiunge anche la cosiddetta “fashion week”.
Insomma, un’idea di scuola diversa. Con meno “ansie, meno nozioni a memoria, meno lezioni frontali, meno studenti, meno ore, meno compiti, meno strutture rigide”. Ma con più “attenzione per i ragazzi, più lezioni interattive, più gite, più pensieri laterali, più didattica personalizzata. Ma soprattutto più autostima per ognuno”.
Le iscrizioni per il primo e il secondo anno di IppoSchooling DSApp sono ancora aperte. Chi fosse interessato può consultare il sito https://www.dsapp.it/homeschooling/