Jacques-Louis David, pittore bonapartista

di Costanza Tannaro –

Massone, rivoluzionario, grande artista, schieratissimo al fianco di Napoleone fino alla fine. E’ tutto questo Jacques-Louis David nato il 30 agosto 1748. E’ uno dei più importanti pittori neoclassici d’Europa.

 Alle  sicure doti di ottimo pittore, concorre la formazione tutta italiana. Dopo una serie di insuccessi e delusioni legati all’Académie royale, prestigiosa istituzione francese che frequenta, la svolta avviene nel 1774 quando vince la borsa di studio del Prix de Rome. E’ l’occasione per ammirare la pittura di Correggio, Guido Reni, i Carracci, ma soprattutto per studiare l’arte classica, la statuaria greca e romana. Rimarrà folgorato dalla visita a Ercolano e Pompei. Sono anni di formazione, ma anche di tensioni emotive: Jacques-Louis crede poco in se stesso,  rimette spesso in discussione la sua arte e le sue capacità, nonostante l’ impegno con cui si confronta con i maestri italiani. Da Caravaggio attinge ispirazione per Patroclo, l’opera qui sotto. 

Il soggiorno romano termina nel 1780. Il rientro in patria lo vede pervicacemente convinto del nuovo stile,ispirato all’antico, tanto che lui stesso dichiara:

« E’ come se avessi fatto un’operazione di cataratta: compresi che non potevo migliorare la mia maniera, il cui principio era falso, e che dovevo separarmi da tutto ciò che in precedenza avevo creduto essere il bello e il vero ».

David – Il Giuramento degli Orazi

Quando realizza il Giuramento degli Orazi nel 1785, David è un uomo sposato (la moglie gli porta in dote 50.000 lire) e con un proprio atelier al Louvre. E’ soprattutto un pittore affermato. Il Giuramento verrà definito “il più bel quadro del secolo” . La grande tela  rappresenta il giuramento dei tre fratelli Orazi, pronti a sacrificarsi per la patria. Una sorta di “manifesto di intenti” condiviso da molti francesi, tanto da diventare il simbolo della Rivoluzione del 1789. Secondo alcuni studiosi nell’opera sono presenti simboli massonici. Dalle sue opere traspaiono sicuri sentimenti repubblicani e apertamente vicini ai valori espressi dalla Rivoluzione.

David – La morte di Marat 1793

Con un’impostazione che ricorda molto Caravaggio, David, giacobino convinto, rende omaggio all’amico Marat assassinato da Charlotte Corday. Jacques- Louis nel 1792 diventa  deputato alla Convenzione Nazionale, l’anno dopo prende parte attiva alla politica del Terrore e così che firma 300 mandati di arresto, non risparmiando anche vecchi amici.

David – Napoleone Bonaparte

In Napoleone Bonaparte vede il suo ideale eroico.E’ lui stesso che dice:

È un uomo al quale si sarebbero innalzati altari nell’antichità, sì, amici miei, Bonaparte è il mio eroe.

 Una “passione” politica contrastata. David realizza due ritratti di Bonaparte e  su commissione altre grandi tele che magnificano l’operato del nuovo monarca.  Ma il rapporto privilegiato con l’imperatore scatena invidie e polemiche. In più, l’animo ribelle di David fa fatica a sopportare le intemperanza e i capricci di Napoleone. Nel 1810, le relazione con il potere si raffreddano, ma dopo Waterloo David sarà costretto a rifugiarsi prima in Svizzera, poi in Belgio. La sua pittura, intanto, si è spenta, è diventata accademica. Muore in esilio a Bruxelles nel 1825.

 

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