di Giacomo Orlandini
Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi.
Quella di Manuel Matteo Bortuzzo, il giovane nuotatore rimasto paralizzato a seguito di una sparatoria, è una prova di forza. Ci vuole una forza d’animo straordinaria per svegliarsi ogni mattina con l’idea che la vita sia una prova e vada affrontata sempre, anche quando si è sicuri di avere subito un’ingiustizia terribile e si ha paura di non farcela.
Il primo pensiero di Manuel dopo aver scoperto di avere un problema serio è stato quello di andare avanti e pensare al futuro. Giuseppe Giangrande, carabiniere rimasto in sedia a rotelle dopo essere stato ferito nel 2013 davanti a Palazzo Chigi, gli scrive: “La strada è in salita, ma potrai fare quello che vorrai“. Lui ci crede. Infatti, già da una settimana ha iniziato il percorso di fisioterapia. Obiettivo? Tornare così: https://www.instagram.com/p/BuOVgAzHl54/ .
Sin dall’inizio Manuel si è dimostrato un guerriero, non si è buttato giù ed è riuscito a guardare oltre. Questo atteggiamento positivo, degno di uno sportivo come lui, ha raccolto ammirazione da tutta Italia. Il trofeo di nuoto Città di Milano è solo una delle iniziative a sostegno del diciannovenne, che ha anche riscosso messaggi di solidarietà da grandi figure dello sport come Bebe Vio. “Dedico la vittoria a tutti quelli che cadono ma appena possono si rialzano e riprendono a correre…o a nuotare! Daje Manuel“: questo il post su Instagram che la schermitrice paralimpica ha riservato a Manuel, dopo il successo in Coppa del mondo. Poco dopo la risposta del nuotatore azzurro: “Grazie di cuore, sei stata un mio grande punto di riferimento morale“. Di lasciar perdere lo sport non se ne parla: Manuel è convinto che, anche se in modo diverso, troverà un’altra strada per far parte di quel mondo, ma per adesso pensa a tornare come prima e non considera attività paralimpiche.
Quella di Manuel non è la sola forza protagonista di questa storia. La forza di chi gli sta intorno sta nell’essere presenti. Anche per loro è stato un mese difficile. In particolare per il padre del nuotatore Franco Bortuzzo. Essere le sue gambe e prendere decisioni pesanti come quella sulla struttura di recupero è una cosa insopportabile per un padre, ma questa è la vita e bisogna affrontarla. A Franco basta guardare il figlio per trovare la forza di cui ha bisogno. “Ti rendi conto che la tua vita è cambiata, quindi la devi affrontare in maniera diversa e devi farti coraggio, devi andare avanti perché non è finita e soprattutto perché è vivo” ha dichiarato in un’intervista sulla Gazzetta dello Sport, «Manuel mi ha detto: “papà andiamo avanti”. È forte, tanto forte», ha aggiunto.
Manuel attraverso la sua storia ha trasmesso forza a molte persone che, come lui, sono messe alla prova dalla vita e che adesso lo prendono come modello. «Mi vogliono bene dappertutto, è una sensazione bellissima. Li ringrazio tutti. Ci sono persone che non mi conoscono, ma che mi dicono “Ti voglio bene”. E mi considerano un punto di riferimento».
Auguriamo a Manuel e a tutte le persone che cercano di riprendere in mano la loro vita di non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà che potranno incontrare durante il loro percorso e di non smettere di cercare dentro di sé la forza di lottare per i propri sogni.
Manuel non mollare mai!