Lumaca, lumachina Tira fuori le tue cornina, ti canto una canzoncina perché diventi più sveltina, sei proprio una lumachina, il guscio è la tua casina, l’insalata è qui vicina, tu ti fai una mangiatina. Cammina più svelta, polentina! ( Filastrocca popolare )
La darsena ovvero il porto di Milano, realizzata durante la dominazione spagnola ad opera del governatore Pedro Enriquez de Avecedo conte di Fuentes nel 1603, sorge in parte sull’area una volta occupata dal laghetto di Sant’Eustorgio e collega il naviglio Grande con il naviglio Pavese.
Costituì l’anello di congiunzione di un sistema di acque che per molti secoli furono la via principale di traffico, trasporto e approvvigionamento commerciale di Milano; da qui infatti transitavano anche le grandi bobine di carta per la stampa del Corriere della Sera.
Le vie d’acqua di Milano furono molto importanti prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale per movimentare le merci in alternativa alle vie di comunicazioni terrestri; soprattutto durante la ricostruzione postbellica i barconi trasportavano sabbia che scaricavano direttamente sulla sponda, creando così i “sabbioni” alte dune che divennero un aspetto caratteristico della città.
Il 31 marzo del 1979 si registra l’ultimo viaggio del barcone 6L-6043 che scarica l’ultimo carico di sabbia, 120 tonnellate equivalenti a oltre 20 autocarri.
D’ora in poi l’acqua continuerà a scorrere ma solo per l’irrigazione dei campi.
Fotografie di Giovanna Monguzzi e Stefania Sangalli