La redazione
Cosa ci fanno dei ceppi bianchi in mezzo alla piazza San Pietro Martire a Monza? Vogliono ricordare che molti anni addietro in questo luogo eravamo circondati dai boschi e dalla natura.
Ci si può immaginare come fosse la pianura padana tanti e tanti anni fa? Che paesaggio ci poteva essere in questo luogo preciso?
Tanta natura ed è molto probabile che proprio qui ci fosse un bosco.
Questa piazza mette in scena la rappresentazione di un distacco che troppo a lungo ci ha separato dalla natura; dei ceppi bianchi, evocativi di un tempo passato, lo spirito del bosco che fu. Oggetti bianchi, leggeri, fragili, evanescenti, fantasmi di un tempo troppo lontano.
Allora a cosa servono in mezzo ad una piazza? Ci distolgono dalla realtà, ci immergono in mondi distanti, lontani, ci aiutano a capire il passato e il presente e ci cambiano, lasciandoci immaginare un altro paesaggio. Un’occasione, un’esperienza originale di dialogo tra arte e tempo, tra cittadini e architettura della città.
L’ installazione, ideata e realizzata con creta e gesso scagliola, è dell’artista Franco Sartori in collaborazione con la scuola Paolo Borsa.
Questo piccolo bosco bianco si può vedere in Piazza San Pietro Martire fino a sabato 1° giugno.
L’ installazione è inserita nella manifestazione ” Monza Paesaggio Week 2024” la prima rassegna italiana sul paesaggio. L’obiettivo è far crescere la cultura, la consapevolezza e l’esperienza del paesaggio, promuovere la coscienza dei luoghi, la qualità territoriale diffusa.