di Daniela Zanuso
L’alluminio è un materiale che può essere riciclato al 100% e riutilizzato all’infinito per dare vita ogni volta a nuovi prodotti. Difatti, mantiene le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario e, considerato che è un materiale versatile, viene utilizzato nella realizzazione di beni durevoli, nell’industria automobilistica, nell’edilizia, nei casalinghi e per nuovi imballaggi.
La buona notizia è che noi italiani siamo bravissimi nel riciclo di questo materiale: siamo il terzo paese al mondo insieme alla Germania e dopo Stati Uniti e Giappone.
Nel 2019 sono state riciclate quasi 400 mila tonnellate di barattoli, lattine, scatolette, capsule, tappi a corona, bombolette spray, fusti e fustini. A questo dato va aggiunto anche il crescente riciclo delle capsule di caffè in alluminio che vengono riconsegnate dai cittadini nei negozi e nei punti di raccolta presenti in 61 città italiane. (qui elenco)
Un bel risultato se consideriamo che oltre l’82% di questa raccolta ha già conquistato una nuova vita e che abbiamo raggiunto e superato con largo anticipo l’obiettivo fissato per il 2030 dalla direttiva europea sull’economia circolare.
La raccolta differenziata e quindi il riciclo e recupero dell’alluminio, permette di risparmiare l’energia necessaria a produrlo dalla materia prima (si risparmia il 95% dell’energia), fornisce nuovo materiale ad un paese come il nostro notoriamente povero di materia prime, salvaguardia l’ambiente e l’emissione di gas serra, riduce le attività estrattive.
Questo a conferma del fatto che quando vogliamo, le cose le sappiamo fare proprio bene!