La speranza è un farmaco

di Fabrizio Annaro

“A un certo punto, dopo le mie parole di speranza, la sua mano cominciò a muoversi. Poi l’intero braccio. La cosa che più mi sorprese fu vedere che nel suo cervello si attivavano le stese zone che erano attivate dalla morfina. Eppure non le avevo somministrato nulla. Fu allora che per la prima volta mi resi conto che la speranza aveva attivato le stesse vie nervose del farmaco.”

Fabrizio Benedetti presenterà la sua ricerca scientifica a conferma che la speranza è un farmaco

Sono le parole ad aiutare la cura quando esse si riempiono di speranza. Parole che agiscono come fossero un vero e proprio farmaco. Sono gli esiti di una ricerca condotta da Fabrizio Benedetti professore di Fisiologia Umana e Neurofisiologia all’Università di Torino e direttore del Centro ipossia di Plateau Rosà.

Benedetti è tra i massimi esperti mondiali dell’effetto placebo, ed è autore del volume “La Speranza è un farmaco”, un testo divulgativo che propone uno studio su come la speranza agisce sul decorso delle patologie delle persone malate. 

In occasione della Giornata Mondiale del malato La Caritas di Monza, in collaborazione con la ASST di Monza (Azienda Socio Sanitaria Territoriale), insieme alla Chiesa di Monza e Brianza e con la Parrocchia dell’Ospedale San Gerardo, ha deciso di invitare il prof Benedetti  al convegno in programma per sabato 8 febbraio 2020, dalle 9:00 alle 12:30 presso una sala dello spazio conferenza Enrico Maria Pogliani dell’Ospedale San Gerardo di Monza.

 

Benedetti, grazie ai suoi studi, è in grado di proporre una visione innovativa e della cura e dello “stare accanto al malato”. Una visione che interpella gli operatori sociosanitari, medici, infermieri, assistenti sociali, cappellani, volontari e tutta la comunità sulla cultura della cura e sull’assistenza del malato perché “tutti noi speriamo in qualcosa. Ma il malato spera più di ogni altro. E sono le parole il mezzo più importante per infondere speranza: parole empatiche, di conforto, fiducia, motivazione.”

I risultati della ricerca di Benedetti, invitano anche i giornalisti e gli operatori della comunicazione a riflettere sulle modalità e le forme con le quali si comunicano le storie, le vicende e le notizie sulla malattia e sulla sofferenza.

La Caritas di Monza, inoltre, ringrazia l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia per aver accettato la proposta di inserire questo convegno nei percorsi formativi dei giornalisti per il triennio 2020-2022. Ai giornalisti che saranno presenti saranno riconosciuti 4 crediti formativi.

Accanto al professore Benedetti, ci saranno tre testimonianze di persone che hanno attraversato il guado della malattia. La prima di Padre Giampiero Crippa, poi della giornalista Donatella Di Paolo, e infine la storia di un papà, Vito Ascolose, che ha accompagnato il figlio durante la sua malattia.

Il convegno sarà introdotto da don Enrico Tagliabue e don Massimo Pirovano sacerdoti della Parrocchia dell’Ospedale San Gerardo. Sempre nella fase introduttiva sono previsti gli interventi del direttore dell’ASST di Monza Mario Alparone e di Alessandro Galimberti Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Moderatore dell’incontro  Fabrizio Annaro.

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