di Daniela Annaro
Noto, Palazzolo Acreide, Scicli, Ragusa, Militello, Caltagirone, Catania. Le sette bellezze sicule protette dall’Unisco dal 2002. Si tratta della Valle del Barocco, categoria architettonica fatta propria dall’Agenzia internazionale. La Val di Noto è iscritta nella lista del Patrimonio dell’Umanità.
In questa punta dell’isola, il barocco ha pieno e maturo sviluppo. Merito (o colpa?) del devastante terremoto del 1693 .Tra i monti Iblei ed Erei, a migliaia di chilometri sottoterra corre la linea di contatto tra la placca euroasiatica e quella nordafricana. E’ una zona altamente sismica come dimostra quell’evento catastrofico, morirono più di centomila persone. Interi paesi andarono distrutti.
La ricostruzione fu merito di due soggetti:il potere spirituale, la Chiesa, e soprattutto il potere temporale, i ricchi feudatari che, sotto il controllo spagnolo rispondevano a Giuseppe Lanza , duca di Camastra, viceré di Sicilia.
Furono loro gli artefici della rinascita di questo territorio. E, in quel tempo, nella regione è stato calcolato ci fossero più aristocratici per metro quadro che in qualsiasi altro Stato: erano 228 le famiglie nobili, tra principi, duchi, marchesi, conti, visconti e baroni….I patrizi del XVII secolo non solo erano ricchi, ma avevano molti dipendenti (servi o poco più). Fu cosi’ che questa classe sociale, supportata dal clero locale chiamò architetti che avevano già lavorato a Roma.
La ricostruzione, durata un ventennio, fu all’insegna dell’uniformità urbanistica e architettonica, nacquero a fianco dei vecchi insediamenti centri di grande bellezza. Il primo a individuare e a studiare questa “uniformità” fu nel 1968 il grande storico Antony Blunt stabilendo le caratteristiche e la particolare declinazione del Barocco in questa parte della Sicilia. Un’esuberanza creativa e decorativa che unisce architettura colta ed esperienza artigianali. Complesse geometrie spaziali, concave e convesse, arditi studi prospettici con putti, maschere, frutta e palme spesso in pietra lavica locale.
Sette città “omogenee” da un punto di vista architettonico ed urbanistico, come constatò l’Unesco nel 2002.
Sette città con un fortissimo senso teatrale e scenografico. Eccessi di vera bellezza.
In tempi recenti, valorizzate e pubblicizzate da un grande mezzo, la televisione, e da un grande siciliano. Sono le fiction, gli sceneggiati con protagonista Il Commissario Montalbano nato dalla fervida mente di Andrea Camilleri .