di Rebecca Casati
Recensione del romanzo di Joel Dicker
Spesso le cose che si fanno per caso sono anche quelle che vengono meglio. Infatti per caso ho scoperto questo romanzo. Era solo un regalo qualsiasi di un Natale qualsiasi, un “mattone” di quasi ottocento pagine, un libro da comodino, di quelli che si leggono la sera prima di andare a dormire. Ma mi sono dovuta ricredere. Nonostante la mole è un romanzo che si legge molto rapidamente, che si divora in poche ore e che “all’incirca mezzo secondo dopo averlo finito, dopo aver letto l’ultima parola, il lettore si sente pervaso da un’emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno.” per citare lo stesso autore, con la voce di Harry.
Cominciamo dalla trama. La storia racconta di Marcus, uno scrittore di grande successo che sta attraversando un periodo di blocco, una crisi da foglio bianco, e che viene a conoscenza del caso Harry Quebert. Quebert infatti, uno dei più amati scrittori statunitensi, nonché ex-docente universitario e mentore di Marcus, viene accusato di aver provocato la morte di una quindicenne di Aurora, un piccolo paesino sulle rive dell’oceano. Ed è proprio da qui che partiranno le sue personali indagini alla ricerca della Verità sul caso Harry Quebert.
Difficile descrivere questo romanzo, ambientato nel 1975, senza rivelare i numerosi e, devo ammetterlo, a tratti anche caricaturali, segreti dei cittadini di Aurora, che sembrano proprio essere tipici paesani di periferia, curiosi e avidi di pettegolezzi, pronti a puntare il dito contro i forestieri, contro le novità, contro Harry, e nuovamente contro Marcus, etichettato come “l’amico del pedofilo”. Ma nonostante alcuni dettagli possano apparire eccessivi, un po’ “tirati per i capelli”, la narrazione procede senza alcun intoppo. E’ un libro che si inizia per caso, si legge per curiosità e si termina per necessità. Sì, perché una volta lette le prime pagine – sarà lo stile, sarà la storia intricata – è difficile abbandonarlo
E la critica? Cosa ne pensa? Su internet troviamo le opinioni più disparate. C’è chi lo detesta senza riserve, e c’è chi lo ama follemente, chi elogia la scelta stilistica e chi invece la ritiene eccessiva per un giallo. C’è anche chi addirittura paragona Joel Dicker ad un nuovo Dan Brown…
Qualcuno ha pensato di farne anche una serie tv che avrà per protagonista Patrick Dempsey (Grey’s Anatomy).
Insomma, non resta che leggerlo e, ovviamente, ai posteri l’ardua sentenza.