L’addio a The Voice, un artista divenuto leggenda

Frank Sinatradi Francesca Radaelli

‘The Voice’, ma anche ‘Old Blue Eyes’. Oppure ‘Swoonatra’, da to swoon, ‘svenire’, cosa che accadeva non di rado alle ammiratrici che assistevano ai suoi concerti. Insomma, lui. Frank Sinatra, un mito della musica e anche del cinema, si spegneva il 14 maggio 1998 a West Hollywood, stroncato da un infarto. Aveva 83 anni e fino a poco tempo prima aveva continuato a esibirsi sul palcoscenico. Un grande performer, che nemmeno i due pacchetti di sigarette al giorno e la quotidiana bottiglia di whisky – così vuole la leggenda – avevano scalfito più di tanto.

Ma quel 14 maggio 1998 di cose fuori dal comune ne successero. Per cominciare, tutte le trasmissioni in onda sui principali canali della Tv americana furono interrotte e, a reti pressoché unificate, si fece spazio a edizioni speciali dedicate alla scomparsa del grande artista. E poi, nella notte tra il 14 e il 15 maggio, mentre a New York l’Empire State Building si illuminava di blu in onore di Old Blue Eyes, tutte le luci della ‘sua’ Las Vegas, la città che non dorme mai, si spensero. Non era mai accaduto.

L'Empire State Building illuminato di blu
L’Empire State Building illuminato di blu

Francis Albert Sinatra era nato a Hoboken, da due emigrati italiani, Antonio e Natalina, detta Dolly. Poco amante della scuola e deciso a diventare cantante, nutrendo un’ammirazione sconfinata per Bing Crosby, inizia a esibirsi nel New Jersey e, dopo tanta gavetta nei saloon

Nel 1940 si unisce all’orchestra di Tommy Dorsey , raggiungendo fama e successo grazie al singolo I’ll Never Smile Again. Seguì una breve esperienza come intrattenitore per le truppe dell’esercito americano impegnate nella seconda guerra mondiale, dopo la quale Frank firmò un contratto con la Columbia Records, raggiungendo il successo vero e proprio e divenendo per tutti e in tutto il mondo The Voice.

Ma ormai era lanciatissimo e partì alla conquista dei grandi schermi cinematografici, dando inizio ad una carriera parallela a quella musicale, anch’essa costellata di successi, che culminerà nella vittoria dell’Oscar come miglior attore non protagonista per il film Da qui all’eternità, girato da Fred Zinnemann.

Con Grace Kelly nel film 'Alta Società'
Con Grace Kelly nel film ‘Alta Società’

Nel frattempo si era separato dalla prima moglie, aveva stretto una relazione sentimentale piuttosto turbolenta con l’attrice Ava Gardner e soprattutto era stato scritturato dalla Capitol Records. Negli anni Cinquanta pubblica uno dietro l’altro album che contenevano quelli che oggi sono considerati classici immrotali come My Funny valentineI Get a Kick Out of You e They Can’t Take That Away from Me, In the We Small Hours of the MorningLast Night When We Were Young e This Love of Mine,  I’ve Got You Under My Skin,You Make Me Feel So YoungPennies from Heaven e Too Marvelous for Words.

Con l'amico Dean Martin
Con l’amico Dean Martin

Trasferitosi a Las Vegas dà vita con gli amici Dean Martin (il miglior amico di Sinatra), Sammy Davis Jr., Peter Lawford e Joey Bishop  il leggendario gruppo Rat Pack, reso celebre dal film Colpo grosso.

Ma la vera leggenda era lui, Frank Sinatra, mai scalfito dalle accuse di avere rapporti troppo stretti con alcuni personaggi della malavita italo americana, che continuava a sfornare un successo dopo l’altro, da Strangers in the night a My way, e a calcare i palcoscenici di tutto il mondo, nel corso delle sue seguitissime tournè. Che lo fecero approdare anche in Italia. Ecco allora, per ricordare un  artista strepitoso che era leggenda già in vita, uno spezzone di una sua esibizione su suolo italiano.

 

 

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