di Daniela Annaro
Gioacchino torna dal deserto e bacia Sant’Anna, la madre di Maria. Dopo vent’anni di sterilità, un angelo gli aveva annunciato che la moglie presto avrebbe avuto un figlio. Giotto immortala quel momento nel 1305, nella cappella degli Scrovegni a Padova. Parte da qui la storia che intendiamo raccontarvi oggi. Da un bacio, il primo della storia dell’arte, segno di amore, di condivisione, di partecipazione.
E’ il logo scelto per un evento molto particolare. Si tratta di “Magister Giotto“, la mostra multimediale tra arte, musica, parole e nuove tecnologie visive. Il tutto avviene a Venezia, alla Scuola Grande della Misericordia, nel Sestiere di Cannaregio, fino al 5 novembre 2017. A 750 anni dalla morte di Giotto (1276-1337) gli organizzatori, cioè Cose Belle d’Italia Media Entertainment, partono dal maestro toscano e inaugurano un nuovo “format”. A Magister Giotto, faranno seguito Magister Canova (2018) e Magister Raffaello (2019).
Intrattenere per fare cultura,condividendo la bellezza, il sapere italiano è l’intento di Cose Belle di Italia. Si sa già che Magister Giotto sarà ospitato dal Giappone nella primavera dell’anno prossimo.
Negli spazi monumentali della Scuola Grande della Misericordia, va in scena uno spettacolo raffinato firmato da importanti studiosi.Magister Giotto è curato da Alessandro Tomei, professore di storia dell’arte medievale dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e da Giuliano Pisani, filologo classico e storico dell’arte membro del Comitato dei Garanti per la Cultura Classica del MIUR.
A fianco dei curatori un comitato scientifico di tutto rispetto: Cesare Barbieri, professore emerito di astronomia dell’Università di Padova, Stefania Paone, professore aggregato di storia dell’arte medievale presso l’Università della Calabria e con la consulenza scientifica di Serena Romano Gosetti di Sturmeck, professore di storia dell’arte medievale dell’Università di Losanna. Sono loro ad aver firmato i testi interpretati da Luca Zingaretti, mentre Paolo Fresu ha composto le musiche originali. Luca Mazzieri, regista e autore, è il direttore artistico. Dobbiamo a lui e alla sua esperienza in documentari d’arte la bellezza delle immagini di Magister Giotto. Sulle pareti della Scuola Grande, al secondo piano dell’edificio, per 45 minuti riviviamo virtualmente il prodigio della pittura del Maestro Bondone, un linguaggio che rivoluzionò l’arte del basso medioevo.
Gli affreschi francescani di Assisi, quelli patavini della Cappella degli Scrovegni, le pale d’altare e i Crocefissi si susseguono nelle sette sale. Un percorso visivo e musicale di grandissima suggestione che si conclude con la Missione Giotto nel 1986, realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea. L’ESA per la prima volta nella storia intercettò la Cometa di Halley, la cometa dipinta da Giotto nell’Adorazione dei Magi nella Cappella degli Scrovegni a Padova.
A tutto questo dobbiamo aggiungere il catalogo pubblicato da FMR e un volume edito da Utet Grandi Opere, due marchi FMR e Utet che fanno parte di Cose Belle d’Italia S.p.A. un gruppo che dal 2013 aggrega realtà che rappresentano l’eccellenza del made in Italy.