L’altra

di Eleonora Duranti

Le creazioni di James Tissot sono scorci di vita. Sono istantanee di quotidianità che invitano il fruitore a immergersi nell’effervescente realtà parigina di fine Ottocento e a varcare la soglia di case e bistrot del suo tempo. Perché, quindi, non indossare guanti e cappellino e non partecipare alla festa?

Essere la moglie di un artista non è un’impresa facile.

Un’impresa, sì.

Poiché accettare di condividere il proprio uomo con l’Arte è una missione.

Una vocazione.

Se non, addirittura, un’immolazione!

Sia chiaro…

Amo mio marito.

E lui mi ricambia.

Almeno…

Fa del suo meglio per corrispondere il mio sentimento.

Fa quel che può, insomma… Quel che l’Altra gli concede.

Vi sono giorni in cui Lei lo lascia libero…

E, questi giorni, sono la mia rivincita.

Perché René è solo mio.

Nessun terzo incomodo fra noi, nessuna presenza indesiderata, nessun’ombra a perseguitare i nostri passi.

Sono giorni rari…

Ma belli.

Quando capitano, ci svegliamo all’alba, indossiamo i nostri vestiti migliori e usciamo di corsa, per non sprecare neppure un istante. Ci fermiamo al cafè di Pauline e ordiniamo un croissant, delle uova strapazzate e un vassoietto di praline alla nocciola, dopodiché passeggiamo lungo la Senna, mano nella mano, curiosando tra le bancarelle dei bouquinistes.

Attraversiamo il Pont Neuf e ci fingiamo turisti davanti a Notre-Dame. Scioriniamo un po’ d’italiano e d’inglese, azzardando qualche espressione di tedesco o spagnolo…

È divertente e finiamo sempre per ridere delle nostre recite!

Diciamo che non ci dispiacerebbe unirci a una compagnia di attori ambulanti, di quelli che girano il mondo sulla loro carovana straripante di ninnoli, marchingegni e costumi sgargianti…

Pranziamo, poi, in un ristorantino greco nel Quartiere Latino, prima di passare il pomeriggio ai giardini delle Tuileries, dove balliamo sull’erba, scalzi, e diamo da mangiare alle anatre.

René mi vizia comprandomi bonbon e liquirizia…

Il mese scorso, mi ha persino costruito un aquilone!

In questi giorni speciali, si dimostra un uomo eccezionale…

È pur vero, però, che questi giorni hanno le ore contate.

La loro, ahimè, è una vita breve.

Troppo breve.

La metamorfosi avviene la sera, terminata la cena. René si siede sulla poltrona accanto alla finestra e sorseggia del liquore speziato. Il suo respiro si fa quasi impercettibile e il suo sguardo perso nel vuoto.

È così, che capisco che mio marito non è più presente alla realtà. Che non è più con me… Che si sta dedicando all’Altra.

Quanto preferirei che mi tradisse con un’altra donna! Magari più giovane, più bella, più colta…

Almeno… Saprei con chi andare a confrontarmi!

L’Altra, invece, è furba… Si vede bene dal mostrarsi in tutta la sua interezza, con tanto di difetti!

Stuzzica René, lo incanta, lo intriga, lo tormenta…

Lo pungola nel profondo, facendo leva sulle sue debolezze e assecondando i suoi desideri.

E promette… Promette…. Promette ancora…

Uff, se è brava a promettere!

La verità è che è lei, la primadonna del nostro teatrino famigliare.

È lei, la diva.

Mentre io…

Beh…

Io sono solo una comparsa.

James Tissot, Le donne degli artisti, 1885. Olio su tela, 175,9×131,4 cm. Norfolk, Virginia, Chrysler Museum of Art.

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