Francesco è un adolescente come tanti, frequenta le scuole superiori, vive in simbiosi con il suo smartphone e coltiva fantasie sul futuro. Ha un interesse non corrisposto per una sua coetanea e, pur sapendo che lei lo usa solo per farsi aiutare nello studio, non riesce a starle lontano.
Un giorno in cui perde l’autobus all’uscita della scuola, decide di tornare a casa a piedi, ma, ad un certo punto, si accorge di aver sbagliato strada e di trovarsi in un luogo che non riconosce. La nebbia della giornata autunnale è diventata ancora più fitta e, all’improvviso, gli viene incontro un uomo che indossa una tunica bianca: è Mark Zuckerberg, il creatore di Facebook, che, novello Virgilio, propone al protagonista un viaggio attraverso l’Inferno dei social network.
Francesco si ritrova, quindi, in una specie di realtà parallela: partendo dal Limbo, in cui si trovano le anime di chi ha vissuto ed è morto in epoche precedenti all’invenzione dei social, fino ad arrivare al cuore dell’Inferno, il ragazzo incontra diverse tipologie di dannati, puniti in base al modo in cui , in vita, avevano interagito con gli altri utenti.
Alessandro Locatelli, social media specialist che cura alcune pagine facebook molto seguite, esordisce in narrativa con un romanzo che getta uno sguardo impietoso su alcuni comportamenti dei fruitori dei social network; usando un registro comunicativo divertente, un linguaggio diretto e una serie di esempi concreti, mette in evidenza le conseguenze derivanti da un approccio sbagliato e da una mancata valutazione delle conseguenze delle proprie azioni.
Rivolto sia ai ragazzi che agli adulti, il romanzo spinge il lettore a soffermarsi e riflettere sulle potenzialità sia positive che negative di questo nuovo strumento di comunicazione e interazione, che è oramai parte attiva nella vita di tutti noi.
Valeria Savio