di Roberta Romano
Dalla tutela e promozione della salute sessuale e riproduttiva, all’accesso a strumenti efficienti per la prevenzione dei tumori femminili, dalla tutela della salute mentale a quella della donna lavoratrice, passando anche per la sicurezza della medicina e chirurgia estetica. Sono alcune tra le dieci priorità individuate nel Manifesto per la salute femminile, lanciato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin al termine della manifestazione per la prima Giornata nazionale sulla salute delle donne. Nel manifesto si sottolinea che “la condizione della donna vede ancora una situazione di non piena parità di diritti e opportunità” e che è “necessaria un’azione di sensibilizzazione che interessi tutte le fasi della vita”, così come “è indispensabile informare correttamente le donne rendendole consapevoli delle opportunità di prevenzione e di miglioramento per la loro salute”.
Il mese di maggio sarà il mese della prevenzione al femminile. Questo perché, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “le donne pur essendo più longeve degli uomini, trascorrono un minor numero di anni in buona salute; ciò significa che, nonostante gli sforzi già compiuti a livello nazionale e internazionale per migliorare l’approccio terapeutico e l’incidenza di fattori di rischio, è ancora profondo il divario da colmare”. La donna è il soggetto capace di prendersi cura degli altri, capace di fare spazio accogliente agli altri. A cominciare dallo spazio dentro di sé per il bambino durante la gravidanza, nutrendolo e difendendolo dalle malattie. La riduzione dell’autonomia, la sofferenza, la disabilità e spesso la solitudine della donna negli ultimi anni della sua esistenza ci impongono di mettere in campo, fin dalla prima infanzia di ogni donna, azioni specifiche per la promozione e il mantenimento della sua salute. È necessaria un’azione di sensibilizzazione sul tema che interessi tutte le fasi della vita, dalla nascita alla senescenza, coinvolgendo il contesto sociale nel quale viviamo.
È indispensabile ascoltare, capire i bisogni, confrontarsi, agire insieme ed informare correttamente le donne rendendole consapevoli delle opportunità di prevenzione e di miglioramento per la loro salute.
Il Manifesto per la Salute delle donne è soltanto il primo passo di un percorso di sensibilizzazione lungo cinque anni. Saranno anni in cui le donne dovranno essere pronte a farsi rispettare, ma soprattutto a rispettare se stesse e la propria salute. Perché in fondo il vero diritto inalienabile concesso all’uomo ed alla donna è proprio quello alla vita, e possibilmente in salute.