Marta Valtorta è una giornalista freelance che vive a Monza in compagnia di un gatto capriccioso; sempre in lotta con il caporedattore del giornale con cui collabora e in polemica con sua sorella, madre del suo unico nipote a cui è molto legata, conduce una vita frenetica ma appagante.
Elma è madre di Nadia, una bimba affetta da sindrome di Down; fuggita da Sarajevo durante la guerra seguita alla dissoluzione della Jugoslavia, è riuscita a trovare un buon lavoro e ad inserirsi nel tessuto sociale che l’ha accolta, riuscendo a trovare una certa stabilità, pur essendo una madre sola.
Le loro strade si incrociano per caso quando la giornalista, sempre in cerca di scoop, vorrebbe da Elma notizie riguardanti il suo ex marito, che è un esponente di spicco della malavita balcanica.
Non troverà informazioni per il suo articolo ma qualcosa di molto più importante, perché fra le due donne nasce un legame di sincera amicizia, al punto tale che la piccola Nadia diventa in poco tempo un elemento importante nella vita affettiva di Marta; inoltre, le protagoniste si accorgeranno di possedere separatamente una delle due metà di un oggetto di valore, ricevuto da ciascuna in eredità dalle rispettive famiglie, e questa scoperta cambierà le loro vite.
Daniela Quadri, professionista monzese, propone ai lettori un romanzo garbato e fruibile, il cui punto di forza è costituito dai personaggi, dalla loro umanità e dalle loro storie personali, come quella di Elma, che evoca attraverso i suoi ricordi le atrocità della guerra civile Jugoslava, così vicina a noi sia nel luogo che nel tempo, della quale non abbiamo ancora elaborato l’orrore.
Tuttavia, protagonista indiscussa del romanzo resta Marta, simpatica, generosa e un po’ maldestra, che in questa sua prima avventura riesce a trovare anche l’amore e, nel finale, nuovi spunti per una possibile indagine successiva…
Valeria Savio