Lei. Tra danza, narrazione e gioco teatrale

Lei è vera. Lei è possibilità. Lei è una donna senza età. Lei è tutti noi. La danza si confronta con la narrazione e il gioco teatrale.
Venerdì 8 febbraio alle 21 in sala Picasso un nuovo appuntamento del Teatro Binario 7 

Chi è Lei? Lei è una donna, a metà di un’età di mezzo, alla ricerca di qualcosa di autentico. Nella ricerca arranca, si attorciglia, impara a camminare, si traveste,si trasforma, sorride. È immobile, frenetica, impotente, formale, normale. Per riuscire ad assomigliarsi davvero si spinge a uscire da sé, dal fardello dei giorni e delle ore che si trascina dietro. Lo fa nel tentativo di ricollegarsi all’intuito perduto, alle proprie radici, all’eterno femminino che sonnecchia dentro ogni donna: alla lupa che come un’ombra la segue dalla notte dei tempi.

Ad accompagnarla in contrappunto Lui, che la studia, la provoca, cerca di capirne il viaggio compiendo il proprio e ricordandole quanto in lei ci sia qualcosa di ogni altra lei, di ogni altro tempo e di ogni altro spazio. E che l’unica strada per ritrovarsi è cominciare a considerarsi interi, in connessione con il flusso pulsante della vita: creature fragili e insieme potenti che custodiscono il mistero dell’esistere.

“Lei” nasce dalla (ri)lettura di alcuni testi antropologici e filosofici, in particolare “Donne che corrono coi lupi” di Clarissa Pinkola Estes e “Natura uomo donna” di Alan W. Watts, e riscopre al tempo stesso una ricerca familiare per ricollegare questa “lei” ad altre “lei” che l’hanno effettivamente preceduta.


In “Lei” la danza si confronta con la narrazione e il gioco teatrale, con la trasformazione e il personaggio, l’azione, l’immagine rappresentativa, il simbolo. Il movimento esprime così una comunicazione chiara e diretta, dove la quotidianità del corpo nei suoi modi usuali e condivisi procede verso l’archetipo, e il gesto teatrale e la maschera si sublimano nel movimento astratto. Il risultato è uno spazio scenico spoglio, abitato solo da un corpo femminile e da un materasso, nel quale si attraversano, oltre ad immagini concrete e quotidiane, riferimenti a figure mitologiche o divine, personaggi di fiabe o leggende, archetipi.

Con “Lei” Sanpapié torna alle origini, a inseguire quella dimensione narrativa più intima e raccolta che tanto ha esplorato, presentando un assolo per corpo di donna il cui cuore sta nel dialogo continuo tra coreografia, drammaturgia e musica e nel profondo rapporto con gli oggetti e i simboli nella loro potenza evocativa.Sanpapié nasce nel 2007 dalla volontà di quattro ragazzi allora freschi di diploma di accademia: Lara Guidetti, danzatrice e coreografa, Sarah Chiarcos, drammaturga, Marcello Gori, musicista, e Fabio Ferretti, organizzatore. È stata e continua a essere la casa di un gruppo di artisti e di organizzatori in perenne movimento, alla continua ricerca di nuovi stimoli e nuove sfide. Dal 2015 al 2017 Sanpapié ha ricevuto il contributo del MiBACT come impresa di Produzione danza e nella sua storia ha fatto spettacoli anche in Francia, Regno Unito, Spagna, Germania, Portogallo e Cina.

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