Monza, 8 marzo. “Donne in cammino: percorsi di arte, impegno sociale e spirituale” convegno promosso da Universal Peace Federation
Li vedi quei fiori? No, non quelli dell’aiuola, grandi e colorati.
Intendo quegli altri fiori, quelle piccole margherite là, sul marciapiede.
Avvicinati un po’, guarda. Hai visto dove sono cresciute?
Si sono fatte strada sfidando quel ruvido asfalto grigio, hanno osato,
coraggiose ma discrete, silenziose ma assordanti, e hanno conquistato
il loro spazio. Può accadere che qualcuno le calpesti, ma dopo un
attimo di smarrimento loro si rialzano sempre, ammaccate, forse, ma
più forti, più fiere.
E così che sono le donne …
E sbaglia chi pensa che esistano soltanto per donare al mondo profumo e bellezza.
Ciò che i fiori … e le donne, offrono al mondo, è la vita.
Sono state queste parole di Laura Tangorra, malata di SLA da tredici anni e nota scrittrice di libri di successo qui rappresentata dal marito Franco Beretta, che hanno dato inizio al convegno “Donne in cammino: percorsi di arte, impegno sociale e spirituale” di oggi 8 marzo promosso da UPF (Universal Peace Federation) attraverso il suo Presidente Carlo Chierico, presso il Binario 7 a Monza. Donne: femminile e plurale.
Donne: tante e diverse come le relatrici che hanno tutte un comune denominatore che le unisce, le fa sentire piccola parte di un grande progetto: la speranza. Speranza che i diritti per i quali tante donne prima di noi si sono battute, che spesso sono costati fatica e dolore, diritti che diamo per acquisiti ma che non sono ancora riconosciuti, siano finalmente rispettati.
Questo il pensiero introduttivo di Cherubina Bertola, vice sindaco di Monza, ma anche quello della moderatrice Carlotta Morgana, giornalista de “Il Giorno” che assiste quotidianamente all’imbarbarimento di quei diritti scontati ma violati e che nutre la speranza che ci sia un nuovo impulso all’educazione a cominciare dall’esempio di noi donne, dalla scuola, dalla famiglia.
Anche per Donatella Paciello, Presidente del Consiglio Comunale di Monza, la crisi economica, ma soprattutto la crisi dei valori, ha esasperato una situazione in cui sono evidenti i segnali di arretramento.
E a seguire la testimonianza di Chiara Fangaza, volontaria nel carcere, di Diana Cariani, capo redattrice del Giornale di Monza e di Sorella Patrizia Pirioni in rappresentanza del Centro Mamma Rita, che parla della sua esperienza di donna consacrata che può sentirsi mamma nello stesso modo di chi dona la vita, donna nello stesso modo di chi vive l’esperienza matrimoniale.
Pace, integrazione, armonia, rispetto, conciliazione, ma anche sofferenza, ricerca di se stesse, servizio. Non sono solo parole, sono sentimenti che ricorrono negli interventi successivi, come quello della monaca buddista Isabella Posa Tenzin Dolkar che invita all’addestramento mentale per tenere sollecitata e alta la moralità.
Di Wesam El Husseiny, ambasciatrice di pace della UPF che lotta non solo per se stessa ma per quelli che verranno; di Irmi Sieber, esponente dell’associazione The Benvenuto International club di Monza che si è detta straniera senza sentirsi estranea; di Gabriella Mieli, esponente della Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo il cui motto è vivere secondo la logica dell’amore. Il tutto intervallato dalla piacevole lettura di brani poetici da parte di Ettore Fiorina e da un delizioso intermezzo musicale del gruppo corale “Vocalincanto” con l’accompagnamento al piano di Daniela Cattaneo, musicista e musicologa, fondatrice e direttrice del gruppo.
Testimonianze che ci provocano, che ci stimolano a farci carico della parte che ci compete, a partecipare con il nostro modesto contributo nella quotidianità delle nostre vite, perché la conquista dei diritti di libertà, rispetto, uguaglianza parte da ognuno di noi.
Donne che avete questa visione luminosa del mondo, che dirvi?… “Così sono le donne. E sbaglia chi pensa che esistano soltanto per donare al mondo profumo e bellezza. Ciò che i fiori … e le donne, offrono al mondo, è la vita”.
Daniela Zanuso
©fotografie di Stefania Sangalli