di Daniela Zanuso
Una sentenza storica che da noi non ha avuto il giusto risalto. Quattro Ong hanno citato lo Stato in giudizio e hanno vinto.
E’ successo in Francia e la causa è quella relativa alla condanna dello Stato francese per mancato rispetto degli impegni assunti nella lotta ai cambiamenti climatici.
Nel 2018, le quattro Ong Greenpeace France, Oxfam France, la Nicolas Hulot Foundation e Notre Affaire a Tous, hanno citato lo Stato in giudizio dopo aver raccolto 2,3 milioni di firme per la petizione intitolata ‘L’affaire du siècle‘, il caso del secolo. Chiedevano all’amministrazione Macron di fare di più per il taglio delle emissioni di Co2 e di prendere tutti i provvedimenti necessari per attuare la riconversione e l’efficienza energetica.
Giorni fa è arrivata la risposta: “Lo Stato francese è considerato responsabile di mancanze nella lotta contro il riscaldamento globale“. In poche parole lo Stato francese non ha rispettato gli impegni presi sulla riduzione dei gas serra. I giudici si sono dati altri due mesi per decidere se costringere o meno lo Stato ad adottare misure ulteriori per garantire il rispetto degli obiettivi mancati.
Il tribunale amministrativo di Parigi ha condannato lo Stato a pagare un euro simbolico alle associazioni, come danno morale.
La maggior preoccupazione delle quattro Ong partiva da un dato concreto: la Francia, negli ultimi anni, è stata la nazione europea più colpita dai cambiamenti climatici. Lo stesso governo francese, attraverso uno studio sui cambiamenti climatici, ha stimato che il 62% della popolazione francese è fortemente esposta ai rischi climatici. L’affermazione, tradotta in cifre, significa 11.120 decessi accertati in dieci anni a causa dell’ inquinamento. Un dato che parla da solo.
L’esempio francese ci insegna almeno due cose: la prima è che uniti si vince. La seconda è che è necessario il coinvolgimento della popolazione e soprattutto il suo contributo concreto per il miglioramento della situazione.
Il nostro nuovo governo si sta apprestando alla “transizione ecologica“. Auguriamoci che l’esempio francese possa essere fonte di idee e insegnamenti.