Domenica, 4 settembre Madre Teresa di Calcutta sarà proclamata Santa. E’ stata una grande benefattrice dell’umanità, non solo per l’immensa opera di solidarietà da lei compiuta, ma anche per quello che ha vissuto, e riportato attraverso i suoi diari, nella fase finale della sua esistenza.
I giornalisti l’hanno definita “la notte della fede” e credo che miglior titolo non potesse esser pensato. Madre Teresa ha dubitato e devo dire, paradossalmente, che questo la rende più umana, più vicina a noi “comuni mortali” che rimaniamo a bocca aperta per tutto ciò che lei ha realizzato.
Dono più grande non ci poteva essere: i dubbi di Madre Teresa. I dubbi sulla fede hanno demolito l’idea mediatica di un super donna irraggiungibile, dedita ad una vita inimitabile, ineguagliabile, che solo pochi possono condurre. I suoi dubbi sono i nostri dubbi, mancanza di certezze che ci conducono al significato più vero e più profondo della vita. Anche i suoi dubbi hanno fatto del bene.
Non mancheranno reportage, documentari, servizi televisivi che ci ricorderanno le sue imprese, magari con un po’ di retorica, immagini e documenti che ci faranno commuovere, che ci mostreranno i gesti umili della donna con il sari bianco orlato di blu, così come la descriveva il grande giornalista-scrittore Dominique Lapierre che ebbe il dono di conoscerla e di condividere con lei tante esperienze.
Fra i tanti commenti che ho letto e sentito e che hanno accompagnato la scomparsa di Madre Teresa, quello che più mi ha toccato è stato quello dell’allora presidente francese Chirac: ‹‹oggi il mondo è più cupo, ci ha lasciato la donna più piccola e più potente del mondo››.
Da domenica prossima la chiesa desidera riaccendere questa luce che in verità, forse, non è stata mai spenta. Fede o non fede, Madre Teresa ha dato un senso alla sua vita e contribuirà a darne a molti di noi. Grazie Teresa!
Fabrizio Annaro