Genova, 1968: Maria, studentessa universitaria fuori sede, condivide un piccolo appartamento con Elisabetta, di qualche anno maggiore di lei. La ragazza è molto concentrata sullo studio, mentre la sua coinquilina appare più interessata a prendere parte all’attività politica che, in quegli anni, è molto fervente fra gli studenti. Il loro rapporto si basa su un sincero affetto, anche se le due ragazze non sempre sono in accordo l’una con le scelte dell’altra, Elisabetta, ad esempio, contesta a Maria la sua frequentazione con Sergio, un ispettore di polizia, mentre quest’ultima è insofferente alle prese di posizione troppo estremiste dell’altra. Le loro vite trascorrono fra le ore passate in sede universitaria, dove si svolgono anche assemblee e dibattiti, e momenti in compagnia di amici di Elisabetta che Maria, in realtà, conosce molto poco. Fra essi ci sono Luca, compagno di studi di Elisabetta, che cerca cautamente di farle capire che la ragazza è molto diversa da come appare; Paolo, giovane operaio innamorato di Elisabetta; e Manuel, repubblicano in fuga dalla Spagna perché perseguitato dal regime franchista.
Un giorno, dopo aver partecipato entrambe ad un corteo nel corso del quale Sergio è rimasto ferito a causa di un sasso lanciato da un manifestante, Elisabetta si allontana da casa in modo frettoloso e Maria, preoccupata per questa assenza ingiustificata che si protrae da troppi giorni, inizia a cercarla, ma ben presto si rende conto di non sapere quasi nulla di lei: chi è veramente Elisabetta, da dove viene, come si mantiene agli studi e quando le è mai capitato di vederla dedicarsi alla preparazione di qualche esame?
Nonostante ciò, inizia un’indagine personale con l’aiuto di Sergio e di un anziano vicino di casa affezionato alla sua coinquilina che la porterà a scoprire che Elisabetta è una persona ben differente da quella che immaginava.
Maria Teresa Valle, scrittrice ligure autrice di numerosi romanzi e racconti, ripropone il personaggio di Maria Viani, già protagonista di due storie precedenti, mentre si muove in un contesto storico e sociale ben determinato, ovvero quello immediatamente antecedente allo scoppio della contestazione giovanile del 1968. Fanno da sfondo ad un intreccio giallo ben costruito gli eventi e le condizioni che sfoceranno nello scontro ideologico e generazionale degli anni successivi; nella narrazione l’autrice approfondisce anche le condizioni degli operai in quegli anni, sia dal punto di vista lavorativo che da quello della vita quotidiana e dei suoi disagi economici. Molto abile nella descrizione delle scene corali e nella caratterizzazione dei personaggi, la Valle propone ai lettori un romanzo che è molto più di un giallo, nel quale mostra uno spaccato della società italiana negli anni che vanno dal ’68 al ’75, ricordando momenti del nostro passato recente che molti di noi hanno vissuto e che sono stati sicuramente decisivi nel creare i presupposti del contesto sociale in cui attualmente viviamo.