Mi vivi dentro

di Virginia Villa

Ci sono libri difficili da recensire per il bagaglio emotivo che sprigionano agli occhi del lettore attento e sensibile. “Mi vivi dentro” del giornalista Alessandro Milan (DeA Planeta, 2018) è uno di questi. Proverò a raccontarvelo facendo attenzione a rendere la giustizia che merita.

Paura, dolore, lacrime, ma anche tanta gioia e felicità, nel romanzo di Milan troviamo tutte queste emozioni che egli ha provato sulla propria pelle nell’affrontare una delle battaglie più difficili che la vita ci chiama ad affrontare, quella che non sempre si può vincere: il cancro della moglie Francesca “Wondy”. Francesca Del Rosso, giornalista, scrittrice e blogger ha lasciato questa terra nel 2016 e il marito ha deciso di omaggiarla con il racconto della loro storia, una storia che purtroppo non avrà un lieto fine, perché la vita vera, si sa, non è una favola.

Il romanzo di Alessandro Milan ci prende per mano e ci conduce in un viaggio faticoso, ma allo stesso tempo galvanizzante, attraverso i luoghi che ha frequentato insieme alla moglie, la loro storia d’amore che ha portato la nascita di due bambini e, infine, la battaglia contro il cancro. “Mi vivi dentro” non è un titolo casuale perché oltre ad essere una dolce dichiarazione d’amore, è anche la frase che l’autore ha scelto per comunicare al mondo la morte di Wondy, avvenuta il 12 dicembre del 2016.

Francesca “Wondy” del Rosso

Molti hanno conosciuto Francesca nel corso della sua intervista a Le invasioni barbariche, in occasione dell’uscita del suo libro “Wondy. Ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro”, e tutti furono conquistati dall’energia sprigionata da questa piccola grande donna.

L’incredibile forza vitale mostrata da Francesca durante la sua esistenza terrena, è stata la stessa che ha sfoderato nel momento della malattia. Era felice Wondy, non aveva paura di morire, ma aveva solo un rimpianto: quello di non vedere crescere i suoi due bambini.

Si potrebbe dire che, alla fine, Francesca non abbia vinto, ma come dice Alessandro Milan, Wondy ha lasciato tanto al mondo. Mi rimarrà per sempre in mente un’immagine contenuta nel libro, quella della figlia di Francesca Del Rosso che, alla notizia della morte della mamma ha provato a chiamarla al telefono, rimanendo senza risposta. Mi piace pensare, però, che questo libro, un giorno, possa essere per i due figli una bellissima risposta a ciò che loro madre è stata.

Non ti è stato risparmiato neppure un briciolo di strazio finale. E quando hai alzato entrambi gli indici delle mani al cielo dicendo “ma perché è così faticoso arrivare lassù?”, bé, sappi che ti ci avrei portata in braccio.

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