Migranti e bufale: una mappa per smascherarle

profughidi Francesca Radaelli

Di carte geografiche se ne osservano e se ne mostrano parecchie quando si parla di migrazioni. Ci siamo abituati a seguire con lo sguardo grandi frecce ipnotiche dietro cui si celano rotte e flussi che attraversano  il mare o la terra. Altrettanto spesso ci si trova ad esaminare le mappature della distribuzione nei ‘nostri’ paesi delle persone entrate da fuori, richiedenti asilo o profughi che vengono ospitati, talvolta parcheggiati, nelle strutture ricettive distribuite sui ‘nostri’ territori.

Invece, quella che ha voluto realizzare Karolin Schwarz, una ragazza trentenne residente a Lipsia, è una mappa un po’ diversa. Perché riguarda sì i migranti e richiedenti asilo presenti in Europa , ma ad essere mappato non è chi arriva in cerca di ospitalità. Piuttosto, coloro che di dare ospitalità non hanno nessuna voglia. O meglio la loro cattiva fede.

Perché l’idea da cui nasce Hoaxmap.org è quella di realizzare una mappa delle notizie bufala (hoax significa letteralmente ‘beffa’) che dovrebbero convincere tutti quanti che effettivamente ospitare persone in cerca di aiuto è una pessima idea, e molto pericolosa per di più.  Sul web se ne trovano di ogni genere, ai migranti vengono attribuiti reati che spaziano dal furto all’omicidio, senza mai dimenticare naturalmente la violenza sessuale. In moltissimi casi si tratta di notizie che una volta sottoposte a verifica si rivelano false, create ad arte, messe in circolo a colpi di condivisioni social, riprese anche dai quotidiani, per poi sgonfiarsi con scalpore assai minore, una volta dimostratane l’infondatezza.

hoaxmap
A sinistra, la mappa che indica da dove provengono le notizie bufala. A destra, le parole associate ai crimini presunti commessi da richiedenti asilo: ‘Furto’ (Raub) è il più frequente.

Chi produce queste false notizie? Da dove nascono? Per cercare una risposta a queste  domande Karolin ha voluto creare una piattaforma in grado di tracciare e individuare i luoghi a più alta densità di ‘bufale’ in Germania, elaborando la famosa mappa che riporta le notizie che attribuiscono reati ai migranti, affiancate però dai documenti e dalle dichiarazioni ufficiali che le smentiscono. Il progetto è partito qualche settimana fa e grazie alle segnalazioni degli utenti le notizie mappate e smentite sono già oltre 260. Alcune, bisogna riconoscere, davvero fantasiose. Come il presunto (e smentito) caso dei richiedenti asilo che si sarebbero recati presso un lago, avrebbero rubato dei candidi cigni e  li avrebbero quindi portati in un centro rifugiati per ucciderli barbaramente.

Francesca Radaelli

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