di Valeria Savio
Anni Sessanta, in un paese sul lago di Como, un bambino esce dall’oratorio, dove ha appena partecipato a una partita di calcio, coprendo un ruolo che nessuno vuole, quello del portiere. Invece di tornare direttamente a casa, come dovrebbe fare, approfitta della mitezza di quel pomeriggio di inizio estate per fare una passeggiata sul lungolago, improvvisamente sente una voce che lo chiama e, sorpreso, pensa che a rivolgersi a lui sia stato addirittura il sole. Ma è proprio così, oppure si tratta solo di una suggestione, si chiede quel bambino ormai adulto, che è il narratore stesso…
Nasce da qui lo spunto per tratteggiare i personaggi che gravitavano intorno a lui negli anni dell’infanzia, per raccontarne gli strani difetti e gli aspetti caratteristici, e per paragonare ciascuno di essi all’animale a cui più assomiglia. Quindi, incontriamo fra i compagni di scuola il Capra, che porta questo soprannome in virtù dell’odore che emana, il Bue, chiamato così per l’aspetto grasso e placido, e la maestra, talmente magra da somigliare ad un fenicottero ma con un naso adunco simile a quello di un uccello predatore. Tra le ragazze, c’è la ragazzina dal collo lungo, che ricorda una giraffa, o quella che sembra un coniglio per i suoi denti sporgenti.
A ricordare il suo passato, in un racconto a metà fra il diario e la favola, è il noto scrittore bellanese Andrea Vitali, che rievoca la società di provincia degli anni in cui era bambino, e descrive i meccanismi di interazione fra bambini e adolescenti in un’epoca completamente diversa da quella attuale, e lo fa con la leggerezza e l’ironia che caratterizzano la sua scrittura. Il testo è arricchito dai disegni del pittore Giancarlo Vitali che, con la sua arte, trasforma in immagini di animali i vari protagonisti del racconto, aggiungendo bellezza a questo volume pubblicato dalla casa editrice Cinquesensi.
Il risultato è quello di un’opera suggestiva, fuori da ogni schema, che porta il lettore in una dimensione temporale sospesa fra il presente e il passato, fra il ricordo e il racconto rielaborato del ricordo stesso, grazie alle indiscutibili capacità artistiche di entrambi i Vitali.