di Francesca Radaelli
Natale può essere davvero un’occasione per fare del bene. O almeno dare un piccolo contributo a chi tutto l’anno lavora per costruire qualcosa di positivo, anche attraverso l’acquisto dei regali da mettere sotto l’albero. Del resto le proposte di doni solidali da parte delle associazioni non mancano, neanche sul territorio brianzolo.
Il comitato Maria Letizia Verga https://comitatomarialetiziaverga.it/sostienici/raccolta-fondi/natale/ , impegnato sul fronte dello studio e della cura della leucemia nel bambino, invita a regalare ad amici e parenti sculture di cioccolato (presepe o babbo Natale) ormai diventate tradizionali, confezioni di cioccolatini artigianali o dragee, oppure un panettone di pasticceria firmato Bardi o cesti natalizi gourmet. ‘Aiutaci a guarire un bambino in più’ è l’appello rivolto dall’associazione monzese.
“A Natale aiutare i piccoli ci fa sentire grandi” (http://www.abiobrianza.org/a-natale-aiutare-i-piccoli-ci-fa-sentire-grandi/) è lo slogan della campagna natalizia di ABIO Brianza, associazione di accoglienza-gioco-sostegno-ascolto da 30 anni accanto a bambini e adolescenti in ospedale. Un panettone o pandoro e un sorriso a un bambino ricoverato in ospedale: questa la proposta natalizia dell’associazione. Il ricavato delle vendite dei dolci di Natale andrà infatti a sostenere l’acquisto di giocattoli e arredi per le sale gioco dei reparti pediatrici degli ospedali di Monza, Vimercate, Desio, Cinisello Balsamo, Carate B.za.
Brianza per il cuore, dal canto suo, esorta a mettere sotto l’albero di Natale “solo regali fatti col Cuore “(https://www.brianzaperilcuore.net/eventi.asp?id=773), proponendo prodotti e cesti natalizi per dare sostegno ai progetti della onlus dedicati alle malattie cardiovascolari .
A Natale si può sostenere anche il doposcuola di San Biagio a Monza: la proposta in questo caso sono cesti di prodotti alimentari, con vasetti di sugo e antipasti, cotechino, pasta di semola, lenticchie, bottiglia di vino.
Ma queste sono solo alcune delle numerose proposte di Natale solidale provenienti dalle diverse associazioni no profit del territorio monzese. Un modo per vivere le feste e la ‘corsa’ ai regali che si sta diffondendo sempre più tra le persone. Scegliendo di destinare i soldi delle spese di Natale a chi promuove progetti di utilità sociale, in fondo, si fa un regalo anche a se stessi.
Lo strano caso del panettone che non c’è
Tra l’altro un regalo così è anche a prova di furto. A dimostrarlo è la storia dei panettoni di PizzAut (https://www.facebook.com/pizzaut/), associazione di Muggiò impegnata in un progetto che mira alla realizzazione di un locale gestito da ragazzi con autismo affiancate da professionisti della ristorazione e della riabilitazione. Un progetto da finanziare anche con la vendita sotto Natale di pandori e panettoni. Peccato che nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 dicembre i panettoni e i pandori di PizzAut, che erano conservati nel box del coordinatore dell’associazione, Nico Acampora, siano stati portati via.
“Chi ha derubato PizzAut forse ci ha portato via anche un po’ ingenuità e di fiducia nell’ umanità”, ha scritto su Facebook Acampora l’indomani del furto. La bella notizia è che è stato smentito nel giro di poche ore. È infatti scattata sui social una vera e propria corsa alla solidarietà tra i follower dell’associazione, che hanno dichiarato uno dopo l’altro di voler acquistare ugualmente ‘il panettone che non c’è’. (per l’acquisto clicca qui)
Insomma, tutto può essere rubato, ma non la solidarietà. E a Natale possiamo metterne un po’ sotto l’albero. Sotto forma di cioccolato, di lenticchie, di pandoro o di panettone che non c’è.