Antonio Triacca – Insegnante del “Paolo Borsa”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di un maestro della Sezione artistica della scuola Paolo Borsa di Monza che ci fa presente l’importanza di salvaguardare l’arte e la cultura in un momento così delicato. Antonio Triacca invita la scuola Borsa, il Comune e la comunità di Monza a non cedere alla paura del Covid ma ripensare, nel rispetto delle regole, a nuove modalità che consentano di non chiudere le porte alla formazione e alla socializzazione. Ecco la sua lettera:
C’è il rischio che i corsi d’ Arte, che da parecchi anni si tengono all’interno della struttura scolastica del “Borsa”, non possano ripartire causa Covid.
Non sto ad elencare le cause o le possibili soluzioni che potrebbero essere attuate per risolvere il problema logistico, strutturale e organizzativo, pur consapevole di quanto sia importante trovare una soluzione pratica al fine di riorganizzare gli spazi per la didattica.
Voglio invece sottolineare quanto questo “Luogo D’Arte” sia stato importante per tutti coloro che lo hanno frequentato e tuttora lo frequentano. La sezione artistica del Borsa è attiva da molti decenni e ha sempre mantenuto una caratteristica: quella di approfondire il “fare artistico”. Non è certamente una “accademia titolata” e non vuole ammantarsi o celebrarsi come “grande scuola d’arte” o, come spesso si sente dire, “fiore all’occhiello” del Comune…. Tutte frasi retoriche che non ci appartengono.
La sezione d’arte del Borsa è semplicemente un luogo dove l’obiettivo è quello di capire e comprendere il valore dell’arte in tutte le sue manifestazioni. E’ un luogo dove il dibattito artistico viene valorizzato e alimentato anche con la consapevolezza di quanto sia difficile orientarsi nel mondo dell’arte. E’ un luogo dove si parla di arte, dove si sperimenta, dove ci si confronta e dove si apprendono metodologie di diverse discipline. E’ un luogo dove si superano le diversità ideologiche e le differenze sociali. E’ un luogo dove si stemperano le proprie tensioni e conflitti personali, attraverso il fare arte e la scoperta per molti di quanto le esperienze artistiche siano un patrimonio di crescita culturale e umana, che ci aiuta a capire l’evoluzione estetica ed antropologica della nostra cultura.
Lo scopo non è quello di sfornare artisti o pseudo artisti… In questo luogo la priorità è AMARE L’ARTE E COMPRENDERLA, cercare di capire i modelli estetici e i comportamenti che la storia ci ha consegnato e continua a consegnarci , attraverso l’esperienza “dell’esercizio al fare” e la manualità che ha caratterizzato tutte le culture. Noi semplicemente lavoriamo per orientare il nostro sguardo e le nostre mani in questa direzione.
Dobbiamo custodire questo luogo anche se non è così famoso o conosciuto come potrebbe essere un’accademia, ma proprio perché è una realtà autentica , sincera e onesta intellettualmente. Custodiamola.