Ancora una volta Brianza Solidale in collaborazione con Assolombarda Monza e Brianza chiamano i giovani ad essere protagonisti del loro destino, del loro futuro, della loro vita. Un appello agli studenti delle scuole superiori di Monza, e non solo, chiamati a partecipare ad un convegno che chiama in causa la scuola, il suo sistema, il rapporto con il mondo sociale e imprenditoriale.
Brianza Solidale ha pensato di cogliere l’occasione di questo convegno per consolidare il ruolo del volontariato nel contesto sociale inserendo l’evento nel programma celebrativo di Trento Capitale Europea del Volontariato 2024. Infatti, l’iniziativa è stata condivisa, non solo con Assolombarda Monza e Brianza, ma anche con la Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale e con Confindustria Trento. I Comuni di Trento e di Monza così come il CSV di Trento, il CSV di Monza e la Fondazione Monza e Brianza hanno dato il loro patrocinio.
Una riflessione che investe tutti gli attori del mondo dell’istruzione e coinvolge anche gli opinion leader del mondo culturale del giornalismo e delle Istituzioni. Grazie alla tecnologia le due città saranno vicine e si cimenteranno per comprendere le ragioni che spingono diversi giovani a lasciare prematuramente la scuola.
“Non disperdere i tuoi talenti” è il titolo del convegno che si svolgerà sul doppio binario di Monza e Trento. Saranno i rispettivi Sindaci, Paolo Pilotto e Franco Ianeselli ad aprire i lavori insieme ai saluti Gianni Caimi, Presidente Assolombarda Monza, Luca Arighi, Vicepresidente Confindustria Trento. Non mancherà la voce degli studenti con le testimonianze di Andrea Fumagalli, Studente ITS Academy e di
Abraham Osa’s Adolor, Studente Enaip Trentino.
Dopo l’introduzione a cura di Gianluca Argentin del Dipartimento Sociologia Università Bicocca Milano, ecco la Tavola Rotonda (moderatori Mattia Speziali, Direttore MBNews a Monza e Simone Casalini, Direttore de il T Quotidiano di Trento) con ospiti di eccezione fra cui Luciano Fontana Direttore del Corriere della Sera e Ferruccio Resta, Presidente Fondazione Bruno Kessler Trento. Parteciperanno al confronto anche Luca Arighi, Vicepresidente Confindustria Trento; Roberto Manna, Ufficio Scolastico Monza; Federico Chiarini, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Assolombarda; Alessandra Proto, Responsabile Centro OCSE di Trento per lo sviluppo locale; Giuseppe Rizza, Sovrintendente scolastico Provincia Autonoma di Trento; Alessandro Rosina, Professore Demografia Università Cattolica Milano e Donatella Turrina, Presidente Fondazione Trentina Volontariato Sociale.
“Sono oltre il 10% i giovani – dice Maurizio Beretta, Presidente di Brianza Solidale – che ogni anno lasciano gli studi prima del diploma e circa il 7% degli iscritti alle Università abbandonano senza conseguire una laurea. Non ci può consolare il fatto che le regioni Lombardia e Trentino sono quelle meno colpite dall’abbandono scolastico e risultano in linea con i dati europei. Siamo portati a esaltare i talenti e a motivare il raggiungimento del successo professionale, ma il problema dell’abbandono NON deve e non può essere “dimenticato” e vorremmo appunto proporre una riflessione che offra qualche spunto per promuovere la progressiva “riduzione” di questo preoccupante fenomeno.”
L’evento si svolgerà il prossimo 19 novembre 2024 dalle 9:30 alle 12:00 circa. La sede è “duplice” perché l’incontro avrà luogo contemporaneamente in due sale congressi di Confindustria a Trento in Via De Gasperi, 77 e di Assolombarda a Monza in via Petrarca, 10 che saranno collegate live. I partecipanti saranno, prevalentemente, le ragazze e i ragazzi degli Istituti Superiori, Universitari e Docenti. Saranno invitati anche rappresentanti delle Istituzioni e ospiti dei partners che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa.
L’invito è rivolto a tutti gli interessati che potranno iscriversi inviando una mail con nomi e numero di persone a:
La grafica della locandina è stata oggetto di un concorso di idee tra gli Istituti Gadda di Paderno Dugnano, Majorana di Cesano Maderno, Ferrari di Monza e Artigianelli di Trento. L’iniziativa è stata proposta in coerenza con le metodologie previste dal “Project Work” per i PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) quale strumento formativo che richiede ai partecipanti di realizzare un progetto concreto attraverso una didattica che si ispira al principio generale dell’apprendimento in un contesto d’opera.