Non solo Santa Claus

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di Claudia Terragni

Ormai non c’è Natale senza Babbo Natale.  Da quando negli anni 30 la coca cola lo utilizzò per pubblicizzare la bibita più famosa del mondo, l’allegro vecchiotto rosso è un must di ogni Dicembre che si rispetti.

Nonostante le origini antichissime di quello che è diventato il simbolo dello spirito natalizio, Babbo Natale ha iniziato a calare dai camini della Brianza relativamente da poco. Non serve arretrare di molte generazioni per ascoltare racconti di tradizioni completamente diverse. Solo qualche decennio fa, quando i nostri nonni erano bambini, si ricevevano i doni lasciati dai Re Magi o da Gesù Bambino, senza il ben che minimo accenno a barbute figure grassottelle.

Sembra completamente fuori dal mondo un Natale senza Santa Claus, come dire un presepio senza il Bambino. Come può mancare il 25 dicembre il suo protagonista indiscusso?

Eppure ancora oggi in moltissimi luoghi, ci sono altri personaggi che rubano la scena al buon vecchio abitante del Polo Nord, che si ritrova costretto a condivide il palcoscenico invernale con altre celebrità altrettanto importanti.

Anche in questo caso non è necessario spostarsi troppo lontano.800px-francesco_del_cossa_-_saint_lucy

Oggi è il 13 Dicembre, che forse per un monzese è soltanto il tredicesimo cioccolatino del calendario dell’avvento. Ma per un Friulano oggi è Santa Lucia.

 Oggi è “il giorno più corto che ci sia”, come dice il proverbio. La notte è più lunga che in ogni altro momento dell’anno. Il freddo congela ogni cosa fuori dalla finestra. E in questo buio glaciale un’ombra si aggira tra le case silenziose. Vaga tra i sogni dei bambini Santa Lucia. Si muove lenta tra le vie deserte e il suo respiro sbuffa nella nebbia ghiacciata.

A Pordenone in svariate famiglie si è cresciuti scrivendo la letterina a Santa Lucia e non a Babbo Natale. Ci si riunisce la sera del 12 Dicembre per non essere soli ad attendere lo scoccare della mezzanotte. I bambini giocano tranquilli nel salotto caldo della nonna ma dopo la prima fetta di panettone, un cuginetto zittisce tutti: “Silenzio! Avete sentito?”. Tutti ammutoliscono e tendono l’orecchio. In lontananza si intuisce un debole scampanellio. Sta arrivando. “Presto, presto!”. Non c’è un momento da perdere. Abbassare le tapparelle, spegnere le luci, mettersi in postazione! Santa Lucia si avvicina lentamente sul suo carretto trainato da un asinello e il suono dei suoi campanelli risuona nell’oscurità. Alcuni bambini fuggono a letto, i più temerari in punta di piedi si avvicinano alle persiane per spiare l’ombra della mostruosa vecchietta gobba che porta il suo cesto colmo di doni. Ma un brivido corre lungo la schiena di tutti: non si deve mai guardare la Santa negli occhi altrimenti si diventa ciechi proprio come lei.candles-64177_960_720

È una tradizione che sembra lontana anni luce dal buon Babbo Natale. La paura che pietrifica i bambini a letto è tutt’altro rispetto all’elettrizzante senso di attesa che ti culla la notte di Natale, in un polare calore di magia e pan di spagna. Sorprendente uscire dagli schemi convenzionali che ti chiudono nel tuo piccolo universo culturale e ritrovare tradizioni completamente diverse a due passi da casa.

Santa Lucia si festeggia in moltissime altre province Italiane con usanze differenti. A Crotone ad esempio ogni quartiere si riunisce davanti a un grande falò con in cima una bambola o una croce, come usano fare gli inglesi il Guy Fawkes Day o noi brianzoli il giorno di Sant’Antonio.

lucia_processionAncora diversa è l’usanza svedese. Nelle terre scandinave la Santa è impersonificata da una ragazza con una veste bianca e una corona di candele sul capo. In ogni città si incorona una Lucia tra le varie candidate e si svolgono cortei ed esibizioni nelle piazze, nelle chiese, negli ospedali, nei centri commerciali. Lucia e il suo seguito di damigelle, paggetti e folletti intonano canti natalizi e donano brioche allo zafferano e biscotti di zenzero.

Il giorno più buio dell’anno, si festeggia la santa della luce. Una delle innumerevoli versioni della leggenda, narra che Lucia fosse una nobile fanciulla cristiana che rifiutò il matrimonio con un pagano perché guidata da incomparabile devozione al Signore. Per la sua disobbedienza fu perseguitata fino a che non le vennero strappati gli occhi. Per questo divenne la protettrice della vista e della luce. E per questo ancora oggi la si festeggia con rinnovato stupore.

 

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