Palmiro e lo (s)management delle risorse umane

VS Palmiro e lo (s)management delle risorse umaneCome sopravvivere in un ambiente lavorativo che sembra aver perso di vista l’importanza della valorizzazione delle competenze individuali e dimentica di anteporre a tutto il resto la centralità della persona, elemento essenziale per il raggiungimento del risultato finale?

Lo racconta, con chiarezza e ironia, Arduino Mancini, consulente aziendale con trent’anni di esperienza professionale alle spalle, e curatore di un blog molto seguito che affronta i temi delle competenze individuali, della formazione e della consulenza professionale, in questo breve saggio che alterna il testo narrativo con un centinaio di vignette disegnate dallo stesso autore.

VS VignettaPalmiro e la sua versione al femminile, Palmira, sono personaggi di fantasia che ricoprono, di volta in volta, diverse figure professionali in cerca di strategie a breve o lungo termine che gli consentano di superare le difficoltà relazionali e gestionali nelle quali ci si può più frequentemente trovare, utilizzando quelle che l’autore definisce “tattiche di sopravvivenza aziendale”; oltre ad un approfondimento di alcune cariche lavorative, come, ad esempio, quella del direttore del personale, Mancini analizza una serie di situazioni in cui ci si può imbattere, e fornisce suggerimenti e spunti di riflessione per affrontarle. Spiega quale può essere il modo più adeguato per chiedere un aumento di stipendio, oppure per rassegnare le proprie dimissioni, fa una riflessione sul tema delicato del cosiddetto “soffitto di cristallo”, ovvero quella barriera invisibile che rende più difficoltoso alle donne e alle minoranze il progredire nella carriera e chiarisce cosa sia l’anti-curriculum, cioè quel documento nel quale il candidato racconta anche gli insuccessi della propria carriera professionale.

Rivolto a chiunque possa riconoscersi in Palmiro e nelle sue difficoltà, questo saggio offre molti suggerimenti che possono rivelarsi utili anche nella vita non lavorativa, e si conclude con un invito dell’autore ad abbandonare ogni criterio di omologazione e a riportare l’attenzione sul Capitale Umano, vero motore di ogni azienda.

Valeria Savio   

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