Provate ad immaginare se veramente il generale Dietrich von Choltitz avesse eseguito i ripetuti ordini di Hitler di incendiare e distruggere una fra le più belle capitali del mondo? Cosa sarebbe rimasto di Parigi?
E’ proprio vero, la malvagità e il cinismo odiano la bellezza! Hitler nella sua disperazione avrebbe voluto che gli alleati avessero trovato fiamme, macerie, morti e distruzione. Invece il 25 agosto del 1944, dopo due mesi dallo sbarco in Normandia, le truppe anglo-americane festeggiarono insieme agli uomini della resistenza guidati da de Gaulle la liberazione della capitale francese.
Fu la resistenza francese ad impedire che i nazisti realizzassero il terribile piano del Fuhrer. Ma Parigi brucia? Era la domanda imperiosa e terribile che Hitler pose più volte al generale Dietrich von Choltitz capo delle truppe tedesche in Francia. Dall’altra parte nessuna risposta se non parole che servirono a prendere tempo per evitare la catastrofe.
Lo racconta Dominique Lapierre nel famoso best seller scritto insieme a Larry Collins “Parigi brucia?” Una storia avvincente che ha salvato Parigi e tante vite umane. Una storia ripresa dall’omonimo film girato nel 1966 grazie alla regia di Rene Clement.
Il piano dell’imperatore della follia svanì e oggi possiamo godere delle bellezze parigine grazie all’azione e all’impresa di tanti uomini che rischiarono la loro vita per il bene dell’umanità.
Fabrizio Annaro