“E ora, è tempo di varcare la soglia”. Così invita a fare il giornalista Luigi Losa al termine della conferenza stampa di presentazione de “La Porta del Dialogo“, installazione firmata dal creativo Enzo Biffi. Un progetto fortemente voluto dal direttore de “Il Dialogo di Monza.La provocazione del bene”, Fabrizio Annaro.
Hanno oltrepassato la traversa Monsignor Silvano Provasi, Arciprete di Monza, don Tiziano Vimercate, parroco e prevosto di Lissone, Carlo Edoardo Valli, presidente Camera di Commercio di Monza e Brianza, Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone, Giovanni Barzaghi e Paolo Ferrario, rispettivamente presidente e segretario di APA Confartigianato Monza e Brianza, Marta Petenzi, Segretario Generale Fondazione Comunità Brianza, Roberto Mauri, direttore del Progetto SLAncio, Padre Francesco Rapacioli, del Pontificio Istituto Missionario Episcopale, Carlo Chierico presidente Upf Monza.
Erano tutti lì nell’ex laboratorio dello Spazio Radice 33 alla Porta del Dialogo, imponente, con i suoi tre metri di altezza per 1,70 di larghezza, profonda 40 centimetri, pesante almeno 150 chilogrammi, fatta di materiali “squisitamente poveri e antichi” come li ha definiti il critico d’arte Matteo Galbiati.
Parte da lontano la Porta del Dialogo. Parte da Roma, quando Papa Francesco più di un anno fa indisse il Giubileo straordinario della Misericordia richiamando la collettività a riflettere sulla necessità “di sentire misericordia, una parola che cambia il mondo”.
A ciò fa riferimento la Porta del Dialogo, un segno concreto ed evocativo che tenta di raccogliere quel messaggio e che vuole condividerlo con l’intera comunità, con il territorio che la circonda.
“La Porta esalta questa necessaria collaborazione” ha affermato Monsignor Provasi e ha invitato i rappresentanti del mondo economico a farsi carico e consentire alla famiglia, alla coppia, all’uomo, di aver tempo per parlare, per non sentirsi abbandonati, per non essere soggetti atti solo alla produzione.
Un appello accolto dal Presidente Valli. “La nostra Camera di Commercio ha sempre tenuto aperta la porta al dialogo con tutte queste realtà, con la consapevolezza che il nostro territorio può crescere se può contare sia sulle imprese – 90mila in tutta la Brianza – sia su una fitta maglia di solidarietà in grado di arrivare a tutti, anche agli ultimi.”
E, infatti, “Nessuno si salva da solo” come recita il sottotitolo dell’opera ideata da Biffi, è il messaggio che Confartigianato ha pienamente accolto per bocca del suo Presidente Giovanni Barzaghi. Un messaggio che è patrimonio condiviso dal lavoro artigianale.
“Una comunità e un territorio – ha affermato Marta Petenzi – che grazie all’installazione del Dialogo avranno la possibilità di riflettere su questi temi, come spesso l’arte aiuta a fare.”
Per questo la Porta del Dialogo, a partire da domani, si mette in marcia. Da Lissone, arriverà il 13 aprile alla Villa Reale, invitata dalla Camera di Commercio e dalla Triennale Design Museum. Il 20 aprile sarà alla Casa Circondariale di Monza, mentre il 21 maggio farà tappa alla sede di Confartigianato. In giugno, sarà al centro di una serie di iniziative volute e promosse da SLAncio e dalla Cooperativa Sociale “La Meridiana”.
A settembre, il 24, in occasione della Veglia interreligiosa per la Pace sarà all’Arengario. In ottobre, in collaborazione con l’Hospice Don Gnocchi e la Cooperativa Novo Millennio, la Porta del Dialogo raggiungerà la sede del PIME, il Pontificio Istituto Missionario Episcopale.
“L’installazione voluta dal Dialogo – ha commentato il critico Galbiati – vuole comunicare, come l’arte faceva un tempo. Allora trasferiva valori spirituali o magnificava il potente che l’aveva commissionata. La Porta del Dialogo, a differenza di gran parte dei lavori di artisti contemporanei, non è espressione del mercato, ora è un’opera che appartiene a tutti”. Un manufatto carico di valori e significati che vi invitiamo a scoprire e condividere con noi.
La Redazione
Comunicato Stampa Al via La Porta del Dialogo