di Luigi Picheca
In questo periodo in cui il mondo è apparentemente fermo, o per meglio dire meno frenetico, ci si offre l’opportunità di ritrovare tra le altre cose anche qualche valore che, ultimamente, sembra aver trovato meno importanza nelle nostre priorità. Il quotidiano di oggi, infatti, rincorre miti che la globalizzazione ha creato ad arte per illudere tutti, ma che in realtà sono raggiungibili da pochi.
Allora perché non approfittare di questa situazione di stallo per pensare a qualcosa di più profondo e arricchire la nostra vita con una bella riflessione?
Certo, ci sono mille preoccupazioni che riguardano il nostro presente e il nostro futuro e non siamo molto felici di ciò che stiamo vivendo, ma dobbiamo essere pazienti e guardare al futuro con ottimismo e maggior consapevolezza perché quello che sta succedendo è la conseguenza di ciò che facciamo.
Il nostro pianeta è malato e dobbiamo fare qualcosa di più importante per svegliare le nostre coscienze. Ciò che Dio ci ha donato merita più rispetto e merita riconoscenza soprattutto il nostro Creatore.
Dante ha dedicato a Dio un magnifico poema, la Divina Commedia e sarebbe bello ricordare con quale meraviglia egli tenta di descriverne la grande immensità e la stupefacente luce che Lo circonda. Dante si sente piccolo e incapace di comprendere la vera Natura di Dio e della Trinità e si vergogna per la sua inadeguatezza.
Il Sommo Poeta ci descrive il Mistero della Fede in Dio e la forza del Suo Amore verso il Creato e verso l’Uomo e ci porta a riflettere sull’essenza della vita.
Noi stiamo per celebrare la Santa Pasqua e dovremmo essere finalmente più attenti al significato di questa fe,stività che non si limita ad una visione consumistica della colomba e dell’uovo da aprire per guardare la sorpresa ma di rispolverare gli insegnamenti del catechismo, di quando ci si preparava a ricevere i sacramenti.
Dobbiamo riaccendere il lume della Fede dentro di noi ed essere umili e osservanti nel celebrare questa solennità che ci ricorda la Risurrezione di Gesù ed il suo passaggio al Cielo.