Per un viaggio sulla luna prenotate da Elon Musk

da Giannella Channel

Oggi, per la rubrica “Quando i grandi erano piccoli” parliamo dell’ imprenditore e inventore visionario Elon Musk che sogna di portare i turisti sulla Luna con una delle tante sue società, la SpaceX. E vedrete che ce la farà, a dispetto della figuraccia fatta con il vetro antiproiettile della sua auto, andato in frantumi in mondovisione.

C’è chi l’ha definito un bambino mai cresciuto, che vive tuttora in un mondo dei sogni. Ma è un mondo di sogni realizzati, perché Elon Musk, da adulto, ha fondato aziende che producono razzi spaziali, celle fotovoltaiche, automobili elettriche e servizi finanziari globali. Ha creato Pay Pal, si è comprato la Tesla Motors e vende biglietti milionari per i primi viaggi turistici sulla Luna e su Marte.

Muove cifre da capogiro e per lui lavorano migliaia di persone di altissimo livello. Si toglie tutti gli sfizi che vuole. Ha partecipato a un film con Iron Man (del quale si sente un po’ un alter ego) e ha persino una persona che gli organizza il suo poco tempo libero, dalla prima colazione alle feste con gli amici. In effetti, dicono, non è cambiato con gli anni: da bambino, era così perso nei suoi sogni a occhi aperti da far preoccupare i genitori. I medici ordinarono un test per controllare suo udito. Oggi Elon sogna ancora ma di una cosa siamo sicuri: ci ha sempre sentito benissimo.

Elon Musk (Pretoria, 1971) è fondatore di Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) e di Tesla Motors. Inoltre è presidente di SolarCity. Nel 2016 in 21ª posizione nella lista delle persone più potenti del mondo secondo Forbes. A maggio 2019, con un patrimonio di 20,3 miliardi di dollari, risulta al 51º posto della lista delle persone più ricche del mondo secondo Forbes. L’obiettivo delle sue aziende ruota intorno all’ideale di cambiare il mondo e l’umanità e di ridurre il riscaldamento globale tramite le energie rinnovabili.

Anni ottanta

Nel 1984 i computer sono ancora un oggetto misterioso per gran parte degli adulti. Home computer e portatili non hanno ancora invaso uffici, banche e redazioni di giornali. La rete internet ha solo 2000 computer collegati, contro i 4 miliardi di oggi. In gennaio Steve Jobs ha lanciato il primo modello friendly, il Macintosh 128k. Costa caro, ben 2.495 dollari. È subito un mito tra i giovani programmatori. Nei salotti di casa invece arrivano i primi Commodore, semplici tastiere di color beige, che si collegano allo schermo del televisore. I programmi si comprano su Floppy Disk e si inseriscono in una specie di mangiadischi.

È con un Commodore Vic 20, a 32k, che il giovanissimo Elon Musk crea il suo primo programma videogioco. lo chiama Blastar: astronavi aliene vogliono bombardare la Terra con bombe all’idrogeno, il giocatore deve colpirle con i suoi missili. Elon spedisce il programma (di sole 167 linee) al magazine PC and Office Technology e vince il premio in palio: 500 dollari. Blastar è primitivo, ma si trova tuttora su internet e ha ispirato versioni più sofisticate di grande successo. È il primo guadagno di un ragazzino che diventerà nel corso di pochi decenni uno degli uomini più ricchi del mondo e sicuramente uno degli imprenditori più creativi e visionari del nostro pianeta.

La programmazione di Blastar non è il solo episodio che profetizza il futuro di Elon. È ancora adolescente quando insieme a suo fratello Kimbal, progetta di aprire una sala giochi vicino alla sua scuola. Ha già scelto i fornitori e trovato i finanziatori. È già bravissimo nel crowdfounding. I genitori però lo scoprono e fermano tutto. Anche a Pretoria per aprire una attività occorre che la richiesta sia fatta da un adulto.

Fantasie galattiche

Elon è nato a Pretoria, seconda grande città del sud Africa, il 28 giugno 1971. Sua madre Maye è una donna affascinante, apparsa come modella su varie riviste. È nata in Canada ma è cresciuta in Sud Africa dove ha sposato, nel 1970 l’ingegnere elettromeccanico Errol Musk, che aveva conosciuto al liceo. Quando la coppia divorzia, Elon ha otto anni. In un primo tempo sceglie di stare con il padre. Ma quando nel 1989 la madre deciderà di trasferirsi in Canada, la seguirà con suo fratello Kimbal e sua sorella Tosca.

Elon in un’intervista definirà “umanamente terribile” suo padre Errol, al quale però almeno per alcuni tratti del viso lui assomiglia non poco. Dal padre sicuramente eredita anche una certa predisposizione alla scienza e alla manualità, incentivate con doni mirati. A casa oltre al computer il piccolo Elon ha a disposizione un cannocchiale per osservare la Luna e le stelle, strumenti e giochi scientifici. Elon legge moltissima fantascienza. Il suo romanzo preferito è Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams.

Su questi libri e alcuni libri di scienze per ragazzi lui scopre quello che diventerà il suo modello e per certi versi una sua guida spirituale: l’immaginifico scienziato Nikola Tesla. Non sospetta che un giorno, seguendo le sue orme, comprerà l’azienda automobilistica Tesla e -a scopo promozionale- spedirà nello spazio un’auto Tesla (rosso ciliegia) dalla base di lancio di Cape Canaveral, a bordo di un razzo Falcon Heavy costruito nelle sue fabbriche (foto in basso). Sì, perché nel febbraio 2018 si toglierà anche questo incredibile sfizio, degno di un racconto di Robert Sheckley.

Partenza da zero

Quando Elon ha diciotto anni decide di seguire sua mamma in Canada, con Kimbal e Tosca. All’inizio madre e figli passano tempi difficili, in un piccolo appartamento di Toronto. Mamma Maye non ha neppure i soldi per i mobili. I primi acquisti sono un tappeto e un computer nuovo di zecca per Elon. Mai un acquisto sarà più fruttifero. Con il computer Elon si era già rivelato un piccolo genio. Genius boy, lo chiamavano in casa, a Pretoria. Invece i bulli della scuola privata che frequentava lo chiamavano con soprannomi ben diversi. Un gruppo di compagni lo aveva gettato da una rampa delle scale e lo aveva picchiato fino a mandarlo in ospedale. Il padre voleva che Elon andasse in college a Pretoria, Elon invece aveva sempre sognato di andare negli Stati Uniti e la scelta di sua madre ha facilitato questo suo progetto. Da Canada a Stati Uniti il passo è breve.

Così la sua formazione universitaria è tutta americana: dopo due anni alla Queen’s University a Kingston in Ontario, si trasferisce in Pennsylvania, dove ottiene una laurea breve in economia e una in fisica. Poi in California si iscrive a un dottorato di fisica applicata e scienza dei materiali alla Stanford University. Sarebbe il suo pane. Ma lo abbandona dopo due giorni. È il 1995 e ha 24 anni. Sta fondando con suo fratello Kimbal e altri soci la Zip2, un’azienda di software che verrà venduta quattro anni dopo, facendo guadagnare a Elon i suoi primi 22 milioni di dollari.

Per un giovanotto di 28 anni non è male, come inizio. Tutto quello che ha creato negli anni successivi lo trovate qui.

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